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Dogecoin: Supporto in Arrivo Dopo il Calo per le Tariffe

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Dogecoin ha mostrato segni di stabilizzazione venerdì, dopo una iniziale volatilità che aveva visto il suo prezzo scendere fino a 0,176 dollari. Successivamente, la criptovaluta ha recuperato terreno, attestandosi in un intervallo compreso tra 0,18 e 0,19 dollari. L’oscillazione del 7% è avvenuta in un contesto di rinnovate preoccupazioni macroeconomiche e segnalazioni di liquidazioni di balene su larga scala, per un totale di oltre 74 milioni di dollari.

Dalle 06:00 del 17 ottobre alle 05:00 del 18 ottobre, DOGE è stato scambiato tra 0,176 e 0,189 dollari, con un range del 6,7%. Durante il calo, tra le 07:00 e le 08:00 UTC, il volume ha superato 1,4 miliardi, stabilendo un forte supporto vicino a 0,18 dollari.

Secondo quanto riferito, i grandi detentori hanno scaricato 360 milioni di DOGE, equivalenti a 74 milioni di dollari, in concomitanza con un calo del 6% del mercato delle criptovalute più ampio, causato da notizie relative a tariffe doganali. Il prezzo ha mostrato una ripresa costante, chiudendo intorno a 0,186 dollari, con ulteriori minimi formatisi durante la sessione pomeridiana.

Le posizioni sui futures sono rimaste contrastanti, poiché i trader hanno valutato i segnali politici della Fed e i rischi di inflazione. Il calo mattutino è stato attribuito alla diminuzione degli asset rischiosi in Asia, a seguito della dichiarazione dell’amministrazione Trump di dazi del 100% sulle importazioni dalla Cina. DOGE ha subito una pressione di liquidazione anticipata, ma si è stabilizzata grazie all’assorbimento dell’offerta intorno a 0,18 dollari da parte di balene e market maker.

Gli analisti hanno ipotizzato che le offerte fossero raggruppate attorno a tale livello, suggerendo un accumulo piuttosto che una capitolazione. I tassi di finanziamento dei derivati si sono normalizzati dopo un picco temporaneo nelle posizioni corte, indicando una stabilizzazione del sentiment.

Il volume di scambi ha superato 1,4 miliardi, con un calo da 0,188 dollari a 0,176 dollari alle 07:00 UTC, descritto come una mossa di capitolazione. Una ripresa a metà sessione ha visto DOGE riguadagnare quota, attestandosi tra 0,184 e 0,187 dollari, rimanendo volatile per il resto della giornata. Nell’ultima ora, un test basso di 0,1853 dollari è stato seguito da un picco di volume di 10,5 milioni di dollari e da un rimbalzo a 0,1862 dollari. La resistenza si è mantenuta nella zona tra 0,188 e 0,189 dollari, con numerosi tentativi di breakout falliti.

La zona compresa tra 0,175 e 0,180 dollari rimane una zona chiave di accumulazione, con gli acquirenti che hanno difeso il prezzo basso. La resistenza tra 0,188 e 0,190 dollari segna il limite superiore della fascia di consolidamento, con un potenziale breakout che potrebbe puntare sopra quota 0,20 dollari. L’attività di picco a volume è stata di 1,4 miliardi. Le ultime sessioni di compressione del volume supportano la formazione dell’equilibrio. Il consolidamento di bande strette dopo il flusso mattutino indica una spirale di volatilità. L’RSI è neutrale attorno a 49, mentre il MACD è piatto, indicando l’assenza di un trend dominante.

I trader stanno prestando attenzione alla conferma di 0,18 dollari nel breve termine, prima della sessione del fine settimana, a nuove fuoriuscite di balene e alla possibile rotazione verso asset meme nella prossima settimana, in un contesto di ottimismo per gli ETF. Altro elemento di interesse è la valutazione dell’impatto di tariffe e liquidità sui flussi speculativi da parte della Fed. Un breakout sopra quota 0,19 dollari potrebbe innescare un nuovo test della zona compresa tra 0,20 e 0,21 dollari.

Dogecoin ottiene supporto dopo il crollo causato dalle tariffe


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