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IA divora enciclopedie gratuite: crolla il traffico di Wikipedia

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La Wikimedia Foundation ha annunciato un calo del traffico umano verso Wikipedia. Il fenomeno, osservato tra maggio e agosto, è attribuito all’aumento dell’utilizzo di riepiloghi generati dall’intelligenza artificiale e alla tendenza dei motori di ricerca a fornire risposte dirette agli utenti, sfruttando spesso i contenuti di Wikipedia.

Secondo la Wikimedia Foundation, le visite umane a Wikipedia sono diminuite di circa l’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La diminuzione è stata rilevata dopo che la Fondazione ha identificato un traffico anomalo generato da bot, principalmente provenienti dal Brasile, mascherati da visitatori umani.

L’aggiornamento del sistema di rilevamento nel mese di maggio ha permesso di riclassificare i dati sul traffico, rivelando che una parte significativa dell’attività insolitamente elevata registrata nei mesi precedenti era attribuibile a bot progettati per eludere il rilevamento. Questi dati confermano una tendenza già nota nel settore editoriale: i motori di ricerca forniscono risposte direttamente nelle loro pagine, riducendo la necessità per gli utenti di visitare Wikipedia.

“Dopo aver effettuato questa revisione, abbiamo assistito a una diminuzione delle visualizzazioni di pagine umane su Wikipedia negli ultimi mesi, che rappresenta una diminuzione di circa l’8% rispetto allo stesso mese del 2024”, ha affermato Marshall-Miller. “Crediamo che questi cali riflettano l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa e dei social media sul modo in cui le persone cercano informazioni, soprattutto quando i motori di ricerca forniscono risposte direttamente agli utenti, spesso sulla base dei contenuti di Wikipedia”.

Dati di Pew Research indicano che il traffico referral medio anno su anno dalla Ricerca Google agli editori premium è diminuito costantemente da maggio a giugno 2025. Circa il 60% delle ricerche su Google si conclude con riepiloghi AI, anziché indirizzare gli utenti verso le fonti originali. Gli editori del settore esprimono preoccupazione e intraprendono azioni legali per tutelare i propri contenuti. Daniel Coffey, capo della News and Media Alliance, che rappresenta più di 2.000 testate giornalistiche, ha evidenziato come Google utilizzi i contenuti degli editori senza offrire valide alternative per la rinuncia a tale utilizzo, se non la completa scomparsa dai risultati di ricerca.

“È parassitario, è insostenibile e rappresenta una vera **minaccia esistenziale** per molti nel nostro settore”, ha affermato Coffey.

La quantità di contenuti generati dall’intelligenza artificiale online è in rapido aumento. Una ricerca della società SEO Graphite indica che, a partire da novembre 2024, quasi la metà dei nuovi articoli web sarà generata tramite intelligenza artificiale, rispetto al 5% precedente al lancio di ChatGPT. Un post su X di Ask Perplexity afferma che i contenuti dell’intelligenza artificiale aumenteranno da circa il 5% nel 2020 al 48% entro maggio 2025, con proiezioni che raggiungeranno oltre il 90% entro il prossimo anno.

La Wikimedia Foundation teme che un minore accesso a Wikipedia possa comportare una riduzione del numero di volontari e donatori, compromettendo la capacità di aggiornare e ampliare i contenuti. Per far fronte a questa situazione, la fondazione sta implementando politiche di accesso di terze parti, sviluppando un sistema di attribuzione e sperimentando nuove modalità per fornire conoscenza gratuita ai giovani utenti attraverso piattaforme come YouTube e TikTok.

La fondazione ha sottolineato che, a 25 anni dalla sua nascita, la conoscenza presente su Wikipedia rimane **fondamentale**. La sfida è garantire che la piattaforma che sfrutta questa conoscenza continui a supportare l’ecosistema che la produce.

La Wikipedia Foundation non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento.

Le risposte dell’intelligenza artificiale divorano le enciclopedie gratuite, il traffico di Wikipedia diminuisce


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