Sui giardinetti della via del Redentore si affacciano le sedi elettorali dei due candidati giunti ai ballottaggi. Da un lato, desolatamente vuota, quella del sindaco uscente, già due volte, di cui una per commissariamento, Tomaso (con una emme) Antonio Locci. Dall’altra parte c’è la sede elettorale della sfidante Valentina Picciau che ha superato gli altri due candidati a sindaco, approdando al ballottaggio.
C’è aria di festa, i giardinetti sono pieni di gente e arrivo quando sta finendo di parlare l’assessora regionale al lavoro Desirè Manca (che in queste ore ha denunciato un hater per offese su facebook). Vicino a lei si vedono il consigliere regionale M5S Michele Ciusa e il consigliere regionale Progressisti Francesco Agus. Tra la folla ci sono l’ex senatore Roberto Cotti, la mancata sindaca e già assessora silurata della Giunta uscente Tiziana Mori, il coordinatore dei Riformatori di Monserrato Gianfranco Molinu, il coordinatore di Alleanza Sardegna di Monserrato Max Melis e tanti altri delle varie coalizioni.
Il padre del sindaco uscente prende il fresco (si fa per dire) sul balcone che si affaccia sulla via e non si perde una parola del comizio. Chissà quali pensieri affollano la sua mente. E chissà cosa pensano gli abitanti di Monserrato che in questi anni hanno visto aumentare la TARI, restano sprovvisti di tanti negozi che hanno chiuso i battenti, continuano a non avere la Guardia medica ma possono contare su un costoso (a spese loro) grappolo d’uva in vetro di Murano “che dà lustro alla città e verranno a farsi i selfie come in Costa Smeralda” così simile al logo di una lista del sindaco che fa eco alla cantina sociale di proprietà familiare.
Chissà se in cabina elettorale ricorderanno il discutibile PUC presentato recentemente in barba alla coerenza delle norme urbanistiche. E ancora, si ricorderanno le promesse non mantenute circa la presenza o meno di un nuovo supermercato che stravolgerà il mercatino rionale o il siluramento in corsa di tre assessori della Giunta che lavoravano più e meglio del sindaco?
O qualcuno ricorderà gli strani incidenti occorsi in questi giorni a esponenti politici monserratini che potrebbero essere opera di vandali o gesti intimidatori? Ai magistrati l’ardua sentenza.
La nuova sindaca però potrà contare su un ufficio con bagno e citofono per l’annuncio, recentemente allestito. Per ora si gode l’appoggio della gente, delle sue liste, di quelle apparentate e anche di gran parte di quelle non apparentate. Buon voto!
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