Confesso una debolezza ai miei lettori: ho comprato il libro di Salvini, Giacomo, non Matteo. “Fratelli di chat. Storia segreta del partito di Giorgia Meloni”. Quello dove un futuro sottosegretario alla Presidenza darebbe del bimbominkia a un vicepremier.
C’è pure di peggio, come si può leggere da questo articolo anticipatore: https://www.fanpage.it/politica/salvini-bimbominkia-le-chat-in-cui-fdi-e-meloni-insultavano-la-lega/ e vi prometto che tornerò sull’argomento magari intervistando, se d’accordo, l’autore del libro per il Festival Letterario & Solidale San Bartolomeo.
Ammetto che il termine “bimbominkia” non mi piace. Oxford Languages lo traduce così: “sostantivo maschile, nel gergo giovanile, utente web che si comporta in modo stupido e infantile, intervenendo continuamente nelle discussioni e mostrandosi fastidioso o irriguardoso verso gli altri; anche, adolescente che basa il suo stile di vita sull’adesione a mode convenzionali (scrivere messaggi pieni di emoticon e abbreviazioni, essere fan del gruppo musicale del momento, ecc.)”.
Wikipedia, che chiede soldi e da me non vedrà un euro almeno fino a quando non risolverà la controversia con Pino Aprile (https://www.brevenews.com/2020/12/08/pino-aprile-querela-wikipedia-diffamato-senza-possibilita-di-correzione/), recita: “bimbominkia (a volte riportato con la grafia bimbominchia e abbreviato con le sigle BMK e BM) è un termine con connotazione negativa che indica un utente, spesso giovane, di scarsa cultura e capacità linguistica… Si è inoltre soliti identificare come bimbominkia una persona dal carattere infantile, autoreferenziale, arrogante, eccessivamente attaccata alla tecnologia e abituata a pubblicare numerosi selfie sulle reti sociali”.
La Corte di Cassazione in una sentenza del 2022 stabilì che il termine utilizzato nei social network costituisce reato di diffamazione ma, come scrive l’AGI: https://www.agi.it/cronaca/news/2025-04-02/selvaggia-lucarelli-prosciolta-bimbominkia-fedez-30716749/ Selvaggia Lucarelli è stata prosciolta dall’accusa di aver diffamato Fedez.
Una volta era diverso. Ricordo con tenerezza quando in uno spettacolo a teatro Enrico Montesano in cerca di captatio benevolentiae verso il pubblico cagliaritano definì George Bush “unu galloni” (fatevelo tradurre).
Ma il politicamente corretto e molti psicologi, affermano che non si deve insultare una persona dandole dello stupido ma si può dire, a quella persona, che ha fatto una cosa stupida. Come dice il mio avvocato: “non puoi dare del ‘ladro’ al ladro”. Perché? Si offende? E dare del ‘fascista’ a un fascista? Lo esalta?
Il libro di Giacomo Salvini dimostra, tra le tante cose, che non conviene scrivere dei whatsapp di cui un giorno potresti pentirti o che possano essere usati contro di te. Lo hanno capito anche i membri del partito delle sorelle d’Italia (Giorgia e Arianna). Le cose turpi, per molti, non sono le cose che i “fratelli” hanno pensato e scritto verso amici e avversari politici ma il comportamento dell’autore del libro che le ha divulgate. Da qui la “maleducazione” di Giovanni Donzelli verso l’autore del libro. Trump li licenzia, Casa Pound li malmena, Putin li elimina, Netanyahu li bombarda… poveri giornalisti. Ma siamo al cospetto di governi autoritari? Libertà di stampa a rischio?
Vi chiedo se siamo circondati da bimbominkia o peggio. Come definire le balle della Meloni evidenziate da questo video? https://www.open.online/2024/05/28/telemeloni-giovanni-floris-giorgia-meloni-video/
Cosa pensare dei dazi imposti dal presidente USA Donald Trump che fanno bruciare 2.500 miliardi di dollari alla Borsa (non ci sarà un rimbalzo altrettanto forte) e come commentare la frase del suo vice J.D. Vance che ha affermato “pensavo peggio”. O i gesti nazisti e le insultanti affermazioni di Elon Musk che comportano il crollo di Tesla in tempo reale. E come definire l’invito di Viktor Orban al “criminale di guerra” (https://www.facebook.com/reel/630219176487984) Netanyahu che apprezza il ritiro ungherese dalla Corte penale internazionale. Per non parlare dei bombardamenti russi in Ucraina e la risposta del ReArm Europe che potremmo liquidare con il breve discorso di Adriano Celentano in “Innamorato pazzo” https://www.instagram.com/reel/DG6hqq0svNm/?igsh=a3o5c2M5Y2xiYmc4 o per altri fatti politici potrebbe bastare l’interpretazione di Antonio Albanese di Cetto Laqualunque https://www.instagram.com/reel/DHt_4HMqdwF/?igsh=MXJwOHhrdmM3cmV5NQ%3D%3D
Per concludere questo (primo?) articolo, cosa pensare della vicenda del tribunale di Parigi che ha condannato l’ex presidente del Rassemblement National Marine Le Pen a quattro anni di reclusione e cinque di ineleggibilità per uso improprio di fondi del Parlamento europeo, per 2,9 milioni di euro, rispetto ai 49 milioni della truffa elettorale leghista di Bossi e Belsito da restituire in comode rate nei prossimi 80 anni… in proporzione, giusto un “comportamento infantile”.
