GIORGIA MELONI E IL BAR DI GUERRE STELLARI

Governo completato di ministri, viceministri e sottosegretari. Varato anche il primo decreto legge. Delusi o contenti? Sgarbi vuole Morgan (e Bugo?). Intanto le bollette…

Lo so. Ci avevate creduto anche voi. Giorgia Meloni aveva dichiarato che il governo sarebbe stato di “alto profilo, serio, adeguato, inattaccabile”. Naturalmente ognuno può avere una definizione diversa di alto profilo, sia chiaro, ci mancherebbe. In generale, però, nessuno penserebbe che un alto profilo possa coincidere con la riesumazione di ministri vecchi di vent’anni, un cognato, alcuni esponenti con qualche guaio giudiziario, quasi tutti con conflitti di interessi quantomeno potenziali. Non lo dico certo io, ci mancherebbe. Non li conosco nemmeno. Però a giudicare dalle prime pagine di alcuni giornali (“L’Armata Brancameloni”, “Cattivi Consigli”), da quanto riportano certe trasmissioni tv, da quello che gira su internet, sembrerebbe che sia tutto vero…

Ad esempio Maurizio Crozza si esprime così:

Conchita De Gregorio e non solo lei, riferendosi alla “compagnia di giro che accompagna Giorgia Meloni”, riprendono una vecchia battuta di Marco Travaglio a proposito del governo Draghi (2021) e di Giulio Tremonti a proposito del governo Berlusconi (2011): “sembra il bar di Guerre stellari”. Ora, per quei due o tre che non hanno visto il film o che non si ricordano l’ambientino che Luke Skywalker e Obi-Wan Kenobi trovarono nella Taverna di Mos Eisley, riporto qui il video

Del resto avrete letto i commenti di Marco Travaglio, mai tenero con nessuno, nemmeno col disco d’oro “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una mamma, sono cristiana”, circa il concetto di meritocrazia, qui il video

Oppure le dichiarazioni degli esponenti del Terzo Settore che avrebbero gradito un tecnico competente in Cooperazione internazionale e invece… qui il link

Poi c’è Vittorio Sgarbi, neosottosegretario che vorrebbe Morgan per qualche incarico in quanto uomo libero… e Bugo? No, dico, dove lo mettiamo Bugo? Qui li vediamo nella celebre esibizione di Sanremo 2020:

Ci sono anche quelli che si lamentano dei territori sottorappresentati… ad esempio la Sardegna può contare solo su una ministra (Marina Elvira Calderone, al Lavoro e Politiche Sociali) su 24 ministri e 39 tra viceministri e sottosegretari!

Però, così come i treni partivano in orario, quando c’era lui, il governo ha fatto subito il primo decreto legge… ma come? Un decreto legge? Come Conte? Come Draghi? Ma non si doveva recuperare il ruolo legislativo del Parlamento? I temi toccati tantissimi. Voi cosa avreste inserito nel primo decreto legge? Lo so. Le bollette elettriche! Che sono carissime e il nuovo governo aveva promesso di metterci mano subito… quasi subito… forse dopo.

Prima c’è l’ergastolo ostativo e la legge Cartabia, che scontenta i radicali ma fa felice Antonio Ingroia, ex magistrato, presidente di “Azione Civile” e leader di “Italia sovrana e popolare”.

Poi c’è il reintegro dei medici novax negli ospedali, che fanno contenti solo i novax, fanno incavolare chi si è vaccinato e sono tra le cause delle dimissioni sdegnate di Letizia Moratti, vicepresidente della Regione Lombardia e Assessore al Welfare. Un provvedimento che riguarda poco più di mille persone: oggi in Italia sono in realtà appena 1.579 i medici e gli odontoiatri sospesi per non essersi vaccinati, una esigua minoranza di appena lo 0,3% degli iscritti ai vari albi. Dall’inizio, le sospensioni sono state in totale 2.053, delle quali 474 poi revocate per avvenuta vaccinazione; oltre a diramare bollettini settimanali e non più giornalieri sui contagi covid rendendo più lente le eventuali reazioni a nuovi picchi… ma vedrete che col prossimo decreto il covid verrà abolito per legge.

Altra novità introdotta dal decreto Meloni riguarda l’ordine pubblico. In particolare, la decisione è stata presa repentinamente dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (un cognome particolare… piante… dosi… di che?) dopo il rave party di Modena sgomberato. La nuova legge stabilisce che in caso di “invasione” di terreni o edifici, pubblici o privati, se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica, è prevista la reclusione da 3 a 6 anni e una multa da 1.000 a 10mila euro. Nel caso di condanna o applicazione della pena su richiesta delle parti, è prevista anche la confisca delle cose utilizzate per commettere il reato. Ma non tutti in seno al Governo concordano con il già ribattezzato “decreto rave party”. In particolare, ci sarebbe stato un aspro confronto politico sulla possibilità di utilizzare le intercettazioni per limitare i raduni illegali. Il vicepremier Antonio Tajani avrebbe sollevato proprio il problema delle intercettazioni, manifestando grandi perplessità. L’utilizzo di questo strumento, avrebbe detto, andrebbe circoscritto ai soli reati di mafia. La stessa Meloni sembra d’accordo. Però a 130 chilometri da Modena, dove migliaia di ultras in camicia nera, forse drogati e ubriachi, sicuramente facinorosi, potenzialmente pericolosi per se stessi e per gli altri hanno cantato canzoni e urlato slogan deprecabili e consegnati per sempre alla storia, hanno potuto riunirsi indisturbati nel cimitero di Predappio “perché lo fanno da anni”! Mentre manganellare gli studenti dell’Università di Roma La Sapienza perché protestano per impedire un convegno fascista sarebbe cosa buona e giusta?

Non capisco… è come ricordare l’anniversario della morte di Gigi Proietti (2020) con qualche spezzone di film di serie B come ha fatto Mediaset invece di ricordarlo con uno dei pezzi più nobili del suo repertorio teatrale “Mio padre è morto a 18 anni, partigiano”: link:

Aspettiamoci altri decreti discutibili. Quando? Tra poco ci saranno i mondiali di calcio, poi Sanremo, quali periodi migliori per propinare altri provvedimenti con i cittadini distratti?

Non smetterete mai di ringraziare abbastanza PD e M5S per non essersi coalizzati, vero?

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2022-11-15

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