IL DITTATORE TURCO E IL SOFAGATE

La presidente della Commissione europea (tedesca nata in Belgio) Ursula von der Leyen si è accomodata in un divano laterale, dopo un momento di imbarazzo, mentre il presidente del Consiglio europeo, il belga Charles Michel e il dittatore (come lo ha chiamato Mario Draghi) Erdogan, si sono seduti sulle due sedie ufficiali.

Il primo a commentare il detestabile episodio è stato Massimo Gramellini (LINK) che ha criticato Erdogan e anche Charles Michel per quanto accaduto ad Ankara, Una vicenda senza precedenti, dove il presidente turco, apostrofato “dittatore” (LINK) dal presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, ha fatto predisporre solo due poltrone per i due uomini nel corso di un incontro ad Ankara aperto ai giornalisti, che hanno ribattezzato l’episodio “sofagate”. La terza protagonista si è dovuta accontentare di un divano dopo un “ehm” (LINK) scandito a voce alta che non ha perturbato i primi due.

Errore di protocollo? No. Manie di protagonismo, competizione, divisione nelle istituzioni europee? Forse. Di sicuro c’è l’atteggiamento dispotico e misogino di chi crede di poter fare quello che vuole con l’Unione europea nel Mediterraneo come con i migranti e che, ritenendo che le donne non possano ricoprire gli stessi incarichi degli uomini, vuole uscire dalla Convenzione di Istambul contro la violenza di genere nonostante le proteste di piazza (LINK). Una posizione anacronistica che l’ex premier belga avrebbe potuto stroncare sul nascere, cedendo il posto alla donna politica tedesca e ottenendo il doppio successo di imbarazzare il dittatore da una parte e di guadagnare punti agli occhi dell’opinione pubblica europea femminile e maschile.

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2021-09-26

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