LIBERAZIONE DAL FASCISMO, SUPERLEGA E CIRO GRILLO

Apparentemente slegate tra loro, le notizie di questi giorni mi sembrano purtroppo abbracciate dal solito collante del vil denaro. Chi ha i soldi, ha disprezzo per chi non li ha e ne cerca sempre di più, con buona pace di papa Francesco che ammonisce di non seguire i soldi perché: “il diavolo entra dalle tasche”.

Può il calcio europeo essere salvato da JP Morgan, una banca americana? Ma quando mai! Una squallida operazione, quella della Superleague, voluta dal presidente del Real Madrid e dal presidente della “rubentus” Andrea Agnelli per lucrare quanti più soldi e assicurarsi un campionato tra grandi club. Dopo il rifiuto dei club tedeschi e francesi, aderiscono in un primo momento sei squadre inglesi, tre spagnole e tre italiane. Poi, dopo il clamore mediatico della rivolta dei tifosi, delle autorità UEFA e dei governi, ad una ad una si sfilano tutte, tranne la squadra bianconera che non vince una coppa Champions da una vita e con questo escamotage pensava di rinverdire gli allori e rimpinguarsi le tasche dopo campagne acquisti fallimentari e inutili come CR7 ha dimostrato. Alla fine fa un passo indietro anche JP Morgan… che figura di m… ma almeno per ora il calcio è salvo. Sì perché una superlega avrebbe rischiato di togliere interesse ai campionati del continente europeo, Senza contare che qualcuno avrebbe dovuto spiegare perché non si prendono le prime tre squadre italiane e quindi l’Atalanta e non la rubentus…che continua a barare anche sul numero di scudetti negando l’evidenza che la giustizia sportiva gliene ha revocati diversi.

Altro fattaccio imbarazzante è il video di Beppe Grillo che cerca di difendere il figlio Ciro Grillo accusato insieme ad altri tre ragazzi di aver fatto bere una studentessa e averle usato violenza. La difesa proclama che la ragazza fu consenziente. L’accusa, portata avanti da Giulia Bongiorno che difese Giulio Andreotti e Matteo Salvini, che fu stupro. Da che mondo e mondo i figli di papà con soldi in tasca, pensano di potersi permettere tutto e di comprare le vittime.

E infine “c’est l’argent qui fait la guerre”, sono i soldi che fanno la guerra. E infatti Mussolini fece la guerra mosso dalle industrie belliche e dall’Ansaldo principalmente, che gli finanziò il giornale per propagandare l’interventismo durante la prima guerra mondiale. Così come gli industriali, i ricchi latifondisti e i borghesi liberali che spadroneggiavano tenendo in scacco le forze lavoratrici operaie e contadine, lo riempirono di soldi pur di usare le camicie nere in funzione antioperaia.

Oggi è 25 Aprile, 76° anniversario della Liberazione! Speriamo che si porti via chi la ricchezza la usa in maniera antisociale. Ha ragione papa Francesco quando afferma che “il diavolo entra dalle tasche”, cioè che l’uomo si comporta male quando è alla ricerca smodata di soldi ed è capace di tutto quando segue la carriera o la ricchezza senza badare alle conseguenze sul prossimo, che sia un operaio, una giovane donna o una squadra di calcio.

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2021-09-26

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