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QUELLA VOLTA CHE PIPPO BAUDO…

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La scomparsa a 89 anni del più popolare presentatore televisivo italiano ha colpito tutti perché per quasi sessant’anni ha fatto capolino nei nostri salotti o cucine, diventando “uno di famiglia” per almeno tre generazioni. Pippo Baudo e il Festival Letterario & Solidale San Bartolomeo.

Pippo Baudo è stato il personaggio televisivo più importante degli ultimi 60 anni RAI. Si è distinto da altri presentatori per educazione, stile, rigore, qualità, duttilità, competenza. Ne fa un bel quadro Alessio Lodes qui: https://www.latestata.it/news/scomparsa-del-re-della-televisione-pippo-nazionale/ 

Non solo presentatore ma organizzatore e direttore artistico dei suoi programmi. Questo gli ha consentito, per esempio, di evitare che un disperato si buttasse dalla balaustra del Teatro Ariston nel 1995. Un presentatore normale avrebbe fatto intervenire le forze dell’ordine o i vigili del fuoco. Lui no. Intervenne personalmente. Salvò una vita e lo… share. 

Ho incontrato Pippo Baudo in alcune occasioni. Nel 1990 alla FestAmicizia (una convention della Democrazia Cristiana quando ancora si facevano le feste di partito e riuscii a farmi inserire nella redazione del giornalino che usciva quotidianamente). A una manifestazione in discoteca organizzata da Pinuccio Serra, all’epoca capocorrente moroteo della DC. Un’altra volta al bar Lo Specchio e lo accompagnai all’Assessorato regionale dell’Urbanistica, tra lo stupore dei colleghi che mi videro arrivare con… Pippo Baudo.

Ma la volta a cui sono più affezionato riguarda quella volta che…

Anno 2007, tutto è pronto per la 2^ edizione del Festival Letterario San Bartolomeo. Tra gli ospiti anche Marco Travaglio. Io giro con le locandine, anche in vacanza. Ogni occasione è buona per pubblicizzare la manifestazione.

In vacanza sulla costa Sudorientale della Sardegna, mi invitano a Torre delle Stelle dove Pippo Baudo ha una villa (dopo l’attentato subito in Sicilia, come descritto nell’articolo di Lodes, Pippo Baudo decide di trascorrere le vacanze in Sardegna).

I bagnanti raccontano che spesso l’illustre turista si fa una nuotata dalla villa fino all’acqua alla cintola per poi tornare indietro, senza arrivare in spiaggia.

Ho appena finito di fare il bagno che nella spiaggia all’unisono si sente un unico suono “pippopippopippopippopippo”. Hanno avvistato il noto presentatore all’acqua all’altezza del petto.

Acchiappo una penna e la locandina e lo raggiungo subito. Mi vede arrivare e sorride “Cos’è? Cos’è?” chiede. “La locandina di un Festival che organizzo” rispondo. “Ma ora non posso prenderla perché torno a nuoto” e forse legge la delusione nei miei occhi “però vediamo come fare” e rivolgendosi alla figlia che con altre quattro ragazze era lì vicino chiede “che numero abbiamo? 070…?” “Boh?” risponde la figlia. Altra delusione? “Vabbè, ti do il mio numero, scrivi: 335…85. Ci sentiamo nei prossimi giorni”.

Riguadagno la spiaggia euforico. Lo chiamo forse il giorno dopo offrendomi di portargliela in villa. “qui è complicato. Ti dico dove lasciarla”. La proprietaria del ristorante chiede se serve un tavolo e per quante persone. “Devo solo lasciarle questa locandina per Pippo Baudo” dico con tono perentorio. Risponde “è stato qui qualche giorno fa”. “Tornerà!” le annuncio.

Dopo qualche giorno, richiamo il noto personaggio ma non è ancora andato al ristorante. Lo ricontatto e mi dice sconcertato che era il giorno di chiusura stupendosi di come si possa chiudere in una località turistica.

Non volendo apparire uno stalker decido di non richiamare a breve.

Un giorno, in una spiaggia lì vicino mentre sotto l’ombrellone leggo uno dei tre libri di Marco Travaglio che dovrò presentare al Festival, squilla il cellulare e dall’altra parte sento una voce familiare che in tanti hanno sentito solo in tv: “pronto, sono Pippo Baudo!

Mi fa i complimenti per il Festival di San Bartolomeo ma mi dice che in quei giorni deve ripartire per preparare il Festival di Sanremo che, ma questo lo scopriremo solo in seguito, sarà l’ultimo che presenterà (2008).

“Ma non c’è problema perché tanto io vengo in vacanza qui tutti gli anni”. Rinfrancato da quella promessa, l’anno successivo preparo il palinsesto della 3^ edizione lasciando la prima casella dell’inaugurazione libera per il Pippo nazionale. Quell’anno, tra gli altri, saranno ospiti Carmen Lasorella e Enrico Vaime.

Un collega de L’Unione Sarda mi chiama per sapere, dopo Marco Travaglio l’anno prima, chi verrà al Festival San Bartolomeo.

“Chiamami tra una settimana e ti darò maggiori certezze” rispondo “ci saranno vari ospiti e sto lavorando per avere Pippo Baudo la prima sera”.

Nel frattempo, forte del fatto che il nostro beniamino si era dato disponibile, lo chiamo e cade la linea, oppure mi dice che la figlia deve partire col genero, oppure la linea è disturbata. Insomma, non riesco a contattarlo per tempo e lascio le cose così. Il Festival inizierà dalla… seconda giornata.

Alla vigilia del Festival, sono al mare. Mi chiama Angelo Pili, inventore del Festival Letterario San Bartolomeo, coorganizzatore nel 2007 ma che dal 2008 ha lasciato a me gioie e dolori di portarlo avanti (e sono venti anni). “Ma deve venire Pippo Baudo?” mi chiede. “A pregare si va in chiesa” rispondo “non sono riuscito a mettermi in contatto e ci riproverò il prossimo anno”. “Hai letto L’Unione Sarda” insiste Angelo. “Non ancora, perché?” rispondo. “C’è scritto che inaugura Pippo Baudo!”

Dovete sapere che, fino a un po’ di tempo fa, se una cosa era scritta su L’Unione Sarda o veniva affermata in tv, voleva dire che era vero. Oggi con le fakenews, spesso è il contrario.

“Cosaaa?” mi scappa un urlo soffocato vado a comprarlo, ti richiamo”. Apro la pagina de L’Unione Sarda. Foto di Pippo Baudo in smoking, autori e titoli dei libri in una colonna di spalla. “Festival letterario di San Bartolomeo, Baudo fra gli ospiti”. Riporto di seguito la notizia ripresa dal sito del Comune di Cagliari per dimostrare che non mi invento nulla: https://comunecagliarinews.it/rassegnastampa.php?pagina=1695

Il collega non mi richiamò e pubblicò la cosa dandola per certa. Inutile dire che il giorno della “serata inaugurale con Pippo Baudo” non mi presentai per la vergogna. Per me il Festival sarebbe iniziato dal giorno dopo, come da programma. Qualche amico mi chiamò dalla piazza: “ma c’è Pippo Baudo?”

Ciao Pippo. Un abbraccio ai familiari.

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