SPECIALE ELEZIONI. DIFFERENZE PROGRAMMATICHE

Terza puntata. Ma davvero destra e sinistra sono uguali? Proviamo a riassumere alcuni punti principali anche se foto e video che circolano in rete aiutano a decidere…

Proviamo a distinguere tra pochi ma importanti punti dei programmi elettorali.

Europa. Recentemente il Movimento Federalista Europeo ha chiesto ai candidati di tutta Italia di firmare un appello che consiste nel portare avanti una Federazione Europea, l’unica risposta possibile a quei deficit che gli stati nazionali hanno nei confronti delle superpotenze mondiali come Cina, India, USA, Russia, etc.

Il MFE ritiene infatti che solo andando avanti verso una vera federazione, si possano avere una politica fiscale europea, una politica estera europea, una politica energetica europea, una politica di difesa europea, etc.

L’appello è stato firmato in genere dai candidati dei partiti di centrosinistra (PD, Verdi/SI, Più Europa, Impegno Civico), dai partiti di centro e centrodestra (Azione, Noi Moderati, Forza Italia). Pur dichiarandosi europeisti, i candidati del M5S e della lista di De Magistris, hanno manifestato perplessità sulle politiche di Draghi e sulle armi all’Ucraina. Chi invece non ha manifestato interesse all’appello, sono in genere i candidati di destra di Lega e FdI. Forse anche per la loro vicinanza a personaggi come Putin, Trump, Orban, Cannon, che non sono esattamente campioni di democrazia, libertà di stampa, diritti civili…

Flat tax. Qui il discorso si fa più ampio. A nessuno piace pagare le tasse ma è giusto pagarle. E il principio costituzionale recita che chi più ha, più paghi. Se uno è milionario, potrà permettersi di pagare imposte anche per chi non se lo può permettere. Con la flat tax invece, che sia del 10% o del 20% o del 25%, poco importa perché è il principio che conta. Se uno percepisce un reddito di 10.000 euro e deve versare il 10%, dovrà campare con 9.000 euro e il sacrificio fatto sarà per lui enorme. Se un altro guadagna 1.000.000, dovrà versare 100.000 euro che apparentemente possono sembrare tanti ma restandogliene 900.000 euro direi che verserà le tasse ridendo. A monte c’è un discorso di ridistribuzione della ricchezza che in Italia (e nel mondo) non è esattamente equo. Lo differenza stipendiale tra un dirigente e un suo dipendente oggi rispetto a quello degli anni ‘70 è cresciuta. E le imposte sono sempre sperequate verso il basso (in proporzione pagano più i meno abbienti dei ricchi). La destra, tutta, vuole mantenere lo status quo, anzi aumentarlo grazie alla flat tax e superbonus a imprese invece che alle famiglie. La sinistra non fa abbastanza o almeno così sembra. Il M5S ha introdotto il reddito di cittadinanza ma non può essere sufficiente perché è poco più della teoria dello sgocciolamento tanto cara a Reagan e Thatcher…

Emergenza climatica. Qui la cosa è seria. Alcuni elettori non credono che il clima stia modificandosi per colpa delle attività umane. E ci sono partiti disposti ad appoggiarli. Basti vedere le differenze tra destra trumpiana e sinistra radicale e verde americana. In Italia non c’è molta differenza con gli USA. La destra italiana si accorge che qualcosa non va quando la siccità o i nubifragi imperversano al Nord. Gli ecologisti non hanno sufficiente forza politica per far valere le proprie idee. C’è da sperare che i movimenti Friday for Future e le Sardine vadano a votare per quelle formazioni politiche più sensibili verso il clima e la sostenibilità ambientale.

Diritti civili. Qui è facile. La destra li nega, li stringe, li mortifica. La sinistra vorrebbe concedere, alle volte anche troppo, ma quando ne ha avuto la possibilità col secondo governo Conte insieme al M5S non hanno sentito l’esigenza di accelerare.

Revisione del PNRR. Piccoli aggiustamenti per la Sinistra, revisione per la destra che inizialmente non voleva i soldi ottenuti da Conte presidente del Consiglio e Draghi presidente della Banca Centrale Europea. Certo che se invece di usarli per progetti superati e fondi di archivio slegati tra loro, li usassero per dare il fotovoltaico alle famiglie italiane ancora sprovviste, probabilmente la bolletta energetica degli italiani sarebbe a costo zero con buona pace degli speculatori azionisti Enel, Gazprom, etc.

Buon voto a tutti!

Autore

2022-09-23

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *