OH QUANTE SCHEDE NULLE MADAMA DORE’

Cagliari ha votato per il rinnovo del Consiglio comunale e del Sindaco. L’esito delle urne ha sancito la vittoria del candidato del centrodestra Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) che per una ottantina di schede non andrebbe al ballottaggio (50.12%). Segue la candidata del centrosinistra Francesca Ghirra (Campo Progressista col 47,78%). Non raggiunge la soglia di sbarramento Angelo Cremone (Verdes col 2,1%). Il primo dato che balza agli occhi è quello dell’astensionismo: si è recato a votare solo il 51,71%. Quasi un cagliaritano su due non è andato a votare. In flessione rispetto al dato precedente. Forse perché era una bella giornata di mare e chiedere al cagliaritano medio di andare a votare il 16 giugno è quasi una bestemmia oppure perché l’offerta limitata a tre candidati (il M5S non si è presentato perché l’unica portavoce cagliaritana, dopo aver esaminato una decina di candidati sindaco, ha deciso di non presentare al capo politico nessuno di questi) è sembrata insufficiente.

La seconda cosa che si nota anche senza una laurea in matematica è che le liste del centrodestra hanno totalizzato una percentuale di consensi superiore a quella del candidato sindaco. Cioè che Paolo Truzzu non ha il consenso di tutti gli elettori delle undici liste che lo sostenevano. Discorso diverso per Francesca Ghirra e Angelo Cremone che hanno più consensi delle loro liste, come se elettori del centrodestra avessero preferito loro o che l’elettore si sia espresso solo in favore del sindaco senza votare per una lista.

Già, l’elettore. E questo mi porta ad analizzare il terzo punto. Da qui il richiamo del titolo che fa il verso alla famosa canzoncina per bambini… Oh quante belle figlie, Madama Dorè. E continua la canzone, “che cosa ne vuol fare, Madama Dorè” ecco, che cosa ne vogliamo fare? Andiamo con ordine. In questo editoriale denuncio l’elevato numero di schede nulle.

Milletrecento schede non valide su 174 sezioni sono una enormità. Di più, 1215 schede nulle su 120 sezioni sono uno scandalo che inficiano il risultato elettorale!

Infatti in alcuni seggi, dove i presidenti sono evidentemente più esperti, il dato delle schede nulle oscillava da zero a cinque che è una percentuale fisiologica per un seggio elettorale. Ma in alcune sezioni, il numero delle schede considerate nulle era di dieci, venti, addirittura 29 (nel seggio 521)!

Nonostante la scheda elettorale non fosse graficamente tra le peggiori, molti elettori erano in difficoltà nel segnare il sindaco in quanto non c’è una casella specifica se non il riquadro dove è scritto il nome. Ho visto schede che riportavano il cognome “Truzzu” a matita nel riquadro di una lista o chi lo ha cancellato dal simbolo di Fratelli d’Italia (ma perché!) pur tracciandoci sopra un segno di croce sul simbolo. In questi casi è corretto assegnare il voto a Paolo Truzzu! Altri che scrivono solo il nome del candidato perché non ricordano il cognome oppure che antepongono il titolo “dottoressa”! Ma si deve interpretare, per quanto possibile, la volontà dell’elettore “pasticcione”. E quante schede con preferenza di genere riportate in liste diverse! Voti di lista nulli, preferenze nulle, ma valido per Francesca Ghirra sindaca!

In un seggio dove ha vinto Truzzu, ben 14 schede sono state salvate tutelando la volontà dell’elettore che è quella che si dovrebbe sempre prendere in considerazione anche per rispetto a quel cinquanta per cento di persone che si reca alle urne e molti in condizioni fisiche
precarie. Nel caso specifico, di quelle 14 schede, due sono state assegnate ad Angelo Cremone, quattro a Paolo Truzzu, otto a Francesca Ghirra: gli elettori di centrosinistra hanno sbagliato di più perché hanno esercitato maggiormente le preferenze di genere (anche su liste diverse) e perché barravano “Ghirra” scritto in grande in quasi tutte le liste di quello schieramento.

So che la cosa sconvolgerebbe certa stampa che ha già deciso chi è il nuovo sindaco ma bene farebbe Francesca Ghirra a presentare ricorso al TAR per chiedere di riesaminare le milleduecentoquindici schede nulle di quei centoventi seggi per far emergere la volontà degli elettori: aumentando il numero di voti validi, presumibilmente a favore della Ghirra (come ho spiegato sopra), probabilmente il candidato Paolo Truzzu si fermerebbe di qualche centinaio di schede prima della soglia del 50%. E in quel caso si andrebbe al ballottaggio. Credo che lo si debba alla democrazia e ai cittadini cagliaritani che si sono comunque recati a votare!

Vincenzo Di Dino

https://www.canzoniperibimbi.it/madama-dore/

https://www.canzoncine.it/testi/autori-vari/oh-quante-belle-figlie-madama-dore

https://www.sardegnalive.net/news/in-sardegna/35516/elezioni-comunali-a-cagliari-ecco-tutti-i-risultati-dei-singoli-partiti-e-i-voti-ai-candidati

http://www.prefettura.it/cagliari/elezioni/Dati_affluenza_e_risultati_amministrative_16_giugno_2019-7541782.htm

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/17/elezioni-cagliari-ghirra-centrosinistra-chiede-il-riconteggio-con-80-voti-in-meno-al-centrodestra-si-va-al-ballotaggio/5261012/

https://www.lettera43.it/elezioni-cagliari-massimo-zedda/?refresh_ce

https://www.lettera43.it/elezioni-cagliari-massimo-zedda/

http://www.sardegnasoprattutto.com/archives/20504

http://www.democraziaoggi.it/?p=6115

https://www.vitobiolchini.it/2019/06/19/altro-che-ricorsi-i-numeri-parlano-chiaro-a-cagliari-ha-vinto-il-centrodestra-ma-il-metodo-zedda-impone-di-parlare-daltro/

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2019-06-22

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