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Omicidio Ocone: uccide famiglia con masso.

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Il giudice per le indagini preliminari (GIP) di Campobasso ha convalidato l’arresto di Salvatore Ocone, l’uomo accusato della strage di Paupisi, dove ha ucciso la moglie e un figlio, ferendo gravemente l’altra figlia. Nell’ordinanza si evidenzia la possibilità che Ocone, se rilasciato, possa commettere ulteriori delitti, potenzialmente anche contro il figlio maggiore. L’autopsia sul corpo della moglie sarà effettuata domani a Benevento.

Pericolo di recidiva secondo il GIP

Secondo l’ordinanza del GIP Silvia Lubrano, la liberazione di Salvatore Ocone rappresenterebbe un grave rischio per la sicurezza pubblica. Il giudice ha espresso preoccupazione per la possibilità che Ocone possa commettere nuovi atti di violenza, estendendo il pericolo persino al figlio maggiore, scampato alla tragedia poiché si trovava fuori casa per motivi di lavoro. Il GIP sottolinea come Ocone abbia agito con una ferocia incomprensibile, colpendo le vittime nel sonno, in un momento di massima vulnerabilità.

L’ordinanza riporta le dichiarazioni di Ocone durante l’interrogatorio, in cui descrive un’improvvisa perdita di controllo (“Mi è schizzata la testa, come una molla all’improvviso”) come movente dei suoi gesti. Ocone ha affermato di aver colpito i figli per evitare che rimanessero soli e di aver tentato il suicidio subito dopo. Emergono anche testimonianze relative alla sua interruzione nell’assunzione di farmaci prescritti, causa di frequenti discussioni con la moglie.



L’arma del delitto e la dinamica degli eventi

L’arma utilizzata da Salvatore Ocone per compiere la strage è un masso di pietra del peso stimato tra i 5 e i 7 chili, prelevato direttamente dal giardino della sua abitazione. Il masso, rinvenuto sporco di sangue nel soggiorno, è stato identificato come l’unico oggetto compatibile con le lesioni riscontrate sulle vittime. Secondo la sua stessa confessione, Ocone ha colpito prima la moglie e la figlia mentre dormivano nei loro letti, per poi aggredire il figlio nei pressi delle scale, dopo che quest’ultimo si era svegliato.

La ricostruzione degli eventi, basata sulle prove raccolte e sulla confessione dell’indagato, dipinge un quadro di premeditazione e di inaudita violenza. La scelta di un’arma improvvisata e la modalità dell’aggressione, nel cuore della notte e ai danni di persone nel sonno, aggravano ulteriormente la posizione di Ocone.

Autopsie disposte per fare luce sulle cause del decesso

L’autopsia sul corpo di Elisa Polcino, la moglie di Salvatore Ocone, è stata fissata per domani mattina a Benevento. L’incarico è stato affidato al medico legale Francesco La Sala, coadiuvato da Raffaele Goglia e Raffaella Petrella. L’esame autoptico è fondamentale per accertare le cause precise del decesso e per fornire ulteriori elementi utili all’inchiesta. La data dell’autopsia sul corpo del figlio, Cosimo Ocone, non è stata ancora stabilita.

Il GIP sottolinea l’assoluta necessità di mantenere Ocone in custodia cautelare per prevenire ulteriori atti di violenza.

Gli esami autoptici forniranno dati cruciali per la ricostruzione della dinamica dell’omicidio e per stabilire con certezza la causa della morte delle vittime. Si cercherà di determinare la sequenza delle aggressioni e la tipologia delle lesioni riportate da ciascuna delle vittime.

  • Autopsia di Elisa Polcino: domani a Benevento.
  • Incarico affidato al medico legale Francesco La Sala.
  • Data dell’autopsia di Cosimo Ocone ancora da definire.

Strage in famiglia, Ocone ha ucciso con un masso da 5-7 chili


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