Il progetto “Bord du Nord”, nato nel 2008 e con un album digitalizzato nel 2015, torna a far parlare di sé. L’intervista rivela le evoluzioni del progetto e le influenze artistiche del suo creatore, costruttore di ponti musicali tra diversi generi e culture. Scopriamo insieme i dettagli di questa affascinante avventura musicale.
Genesi e Ritorno di “Bord du Nord”
Il primo album di “Bord du Nord”, pur essendo stato rilasciato fisicamente nel 2008, ha visto la sua digitalizzazione solo nel 2015. Questa discrepanza temporale ha portato a un malinteso, prontamente chiarito. L’artista ha sentito il bisogno di riprendere in mano il progetto a distanza di anni, spinto da un’evoluzione naturale come uomo e musicista.
La formazione originale del gruppo comprendeva un quintetto, con musicisti provenienti da diversi paesi, tra cui Belgio e Olanda. Nel corso del tempo, la **composizione** si è evoluta, abbandonando la batteria e integrando il pianoforte, uno strumento centrale nel processo creativo dell’artista.
La scelta di questa nuova formazione è stata influenzata da due fattori principali: un approccio più articolato e arrangiato alla musica, con **influenze classiche**, e l’esperienza con il collettivo Cargo Mas, orientato verso il groove e con un ruolo preminente per la batteria.
Influenze e Collaborazioni
I musicisti coinvolti nel progetto “Bord du Nord” condividono una solida formazione classica e una passione per l’esplorazione di diversi generi musicali. Tra questi, spiccano figure come Gwen Cresens, fisarmonicista e bandoneonista di grande talento, che ha collaborato con orchestre prestigiose. Dominique Vantomme, pianista con un curriculum impressionante, ha lavorato con artisti del calibro di Toots Thielemans e Tony Levin. Infine, Lara Rosseel, compositrice e polistrumentista, ha arricchito il progetto con la sua versatilità.
“La tua musica non sarà mai più o meno di quello che sei come essere umano.”
L’artista si definisce un “costruttore di ponti musicali”, un’attitudine che nasce dalla sua esperienza personale, cresciuto in un ambiente multiculturale e immerso in un’ampia varietà di generi musicali. La sua musica attinge a **diverse influenze**, dal jazz alla musica classica, passando per i ritmi caraibici.
L’esperienza con il collettivo Cargo Mas, con musicisti provenienti da diversi paesi, ha ulteriormente rafforzato la sua visione **multiculturale** della musica. La collaborazione con artisti internazionali ha arricchito il suo bagaglio artistico e gli ha insegnato a lasciare che la musica “parli da sola”.
- Gwen Cresens: fisarmonica e bandoneon
- Dominique Vantomme: pianoforte
- Lara Rosseel: polistrumentista
Prospettive Future e Sfide del Settore
L’artista spera in un futuro per “Bord du Nord”, sognando di poter lavorare sulla musica e sugli arrangiamenti con un’orchestra da camera. La sua **visione artistica** è quella di unire persone di talento con una mentalità aperta, creando un’armonia tra background diversi attraverso la musica.
Affrontando le sfide del mondo della musica jazz, l’artista sottolinea la complessità della situazione, con difficoltà economiche, amministrative e politiche che affliggono il settore. Riconosce inoltre l’importanza di affrontare temi come l’ansia e la depressione, sempre più diffusi tra i musicisti a causa dell’uso eccessivo dei social media.
Tra i suoi obiettivi futuri, oltre al nuovo album e al tour di “Bord du Nord”, figurano nuovi progetti per Cargo Mas, la composizione di musiche per uno spettacolo teatrale interdisciplinare e la partecipazione come solista ospite a diversi progetti. L’impegno dell’artista verso la **crescita personale e artistica** rimane costante.

