delfini isole faroe

ANCHE QUEST’ANNO PIÙ DI 1400 DELFINI MASSACRATI NELLE SPIAGGE DELLE ISOLE FAROE

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di Federico Locci

Nelle Isole Faroe si è appena conclusa un’azione di caccia che ha visto coinvolti più di 1400 delfini tra cui femmine incinte e cuccioli. Il Primo Ministro delle Isole Faroe vuole rivedere la legge sulla caccia, ma le modifiche rischiano di essere insignificanti.

I locali lo chiamano “Grind“: una caccia brutale in cui centinaia di delfini vengono intrappolati in una baia e uccisi.

Più di 1400 delfini sono stati portati sulla spiaggia e massacrati uno dopo l’altro, mentre si dibattevano terrorizzati davanti alla mattanza che non ha risparmiato neanche femmine incinte e cuccioli. Molti rimanevano soffocati sulla sabbia. Nei giorni successivi hanno continuato, uccidendo 53 balene pilota, un altro tipo di delfino.

Le immagini hanno fatto il giro del web, suscitando un’ondata di indignazione sui social.

Più della metà dei cittadini delle isole vuole vietare la caccia ai delfini, e dopo l’ennesima grande manifestazione di dissenso pubblico, il  Primo Ministro si è impegnato a rivedere la legge sulla caccia, ma realisticamente le modifiche potrebbero essere insignificanti.

La comunità di Avaaz, la rete di  pressione politica online più  grande e più efficace al mondo,  ha proposto una raccolta firma per mettere pressione al Primo Ministro e far terminare queste battute di caccia definitivamente.

Ogni firma e condivisione sui social media lo metterà (Primo Ministro) sotto pressione.

Nel mondo di oggi, cultura e tradizione devono adattarsi alla crescente rovina del Pianeta: senza un pianeta pieno di vita, le tradizioni, per quanto antiche, non hanno alcun significato. Questa azione di caccia potrebbe aver ucciso circa il 10% della popolazione di questa specie di delfini atlantici. Senza parlare del fatto che la carne di delfino è potenzialmente tossica, quindi gran parte della carne non sarà nemmeno utilizzata.

Il regolamento della caccia è già stato cambiato per proteggere altre specie. Adesso deve essere rivisto di nuovo. Non c’è alcuna giustificazione per una pratica culturale che infligge sofferenza e morte di massa, addirittura su esseri sociali tra i più intelligenti della terra” commenta così la situazione la comunità di Avaaz.

La petizione ha già raggiunto il considerevole numero di 850mila firme, questo il link per contribuire alla causa.

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2021-11-30

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