La Galleria Matthiessen ha avviato un’azione legale negli Stati Uniti contro diverse figure del mondo dell’arte, accusandole di frode e violazione contrattuale in relazione alla vendita del dipinto “Madre e bambino sull’amaca” di Gustave Courbet. Tra gli imputati figurano un truffatore già condannato, un artista e un noto collezionista.
Dettagli della Denuncia
La galleria londinese Matthiessen sostiene che Thomas Austin Doyle, il truffatore condannato, ha orchestrato un piano pluriennale per ingannare Patrick Matthiessen, direttore della galleria, in merito alla vendita del dipinto di Courbet. Secondo i documenti presentati al tribunale, Doyle avrebbe convinto Matthiessen a vendere l’opera a un prezzo inferiore al suo valore di mercato.
Le accuse specificano che Doyle avrebbe dichiarato di aver trovato un acquirente disposto a pagare 550.000 dollari per il dipinto, promettendo di mediare la vendita senza commissioni. Tuttavia, l’opera è stata poi venduta a un prezzo superiore, con il presunto coinvolgimento di altri individui, tra cui l’artista Shalba Sarkhanishvili.
- Doyle è accusato di aver falsificato le informazioni sulla vendita.
- Sarkhanishvili è accusato di aver rivenduto l’opera a un prezzo inferiore.
Il dipinto è stato infine acquistato dal collezionista Jon Landau, che secondo la denuncia, era a conoscenza del valore reale dell’opera.
Accuse e Reazioni
Oltre alla frode e alla violazione contrattuale, la denuncia include altre accuse contro gli imputati. La Matthiessen Gallery cerca di recuperare il denaro non pagato e rivendicare i diritti sul dipinto. La galleria sostiene che Landau si è rifiutato di restituire l’opera, nonostante fosse a conoscenza del suo valore effettivo.
“Alla fine, dopo anni di inganno, Doyle ha confessato di aver tradito il querelante in un’e-mail datata 4 marzo 2025.”
La Jill Newhouse Gallery, coinvolta nella vendita del dipinto, ha dichiarato tramite il suo avvocato Amelia K. Brankov, che le accuse contro di loro sono infondate e che si difenderanno in tribunale. Anche l’avvocato di Landau, Jonathan D. Kraut, ha definito la causa “priva di merito”.
- La Jill Newhouse Gallery ha promesso una vigorosa difesa.
- Jon Landau intende contestare le accuse in tribunale.
Precedenti di Thomas Austin Doyle
La denuncia evidenzia il passato criminale di Doyle, che include una condanna per furto e frode. Nel 2010, Doyle è stato condannato a sei anni di prigione per aver frodato un collezionista d’arte. Il giudice Colleen McMahon lo ha definito un “criminale di carriera” e un “predatore”. Questo passato aggiunge ulteriore peso alle accuse mosse contro di lui nella nuova causa.
Questo precedente penale rende ancora più grave la sua presunta condotta nella vendita del dipinto.
I precedenti legali di Doyle includono:
- Condanna per furto di una statua di Degas.
- Accuse di frode telematica.
Al momento, non è stato possibile ottenere un commento da Sarkhanishvili.

