Bolzano. L’Alto Adige e il confine tra luce e oscurità. Quando questo barometro arriverà alla fine del 2025, sarà il primo sensore completo e il rapporto sull’argomento è stato commissionato dal Dipartimento Edilizia abitativa, sicurezza e prevenzione. Un prodotto Biolenza, realizzato da Rcm Solutions srl.
Sono 1.500 le persone che si incontreranno via telefono e web per stabilire un parere formale sul parere del Comune. I risultati sono stati annunciati nel corso della seconda conferenza di Stato tenutasi giovedì 28 ottobre.
Il 46% degli Alto Atesini ha dichiarato di aver cambiato abitualmente proprietà per evitare rischi. Il 44% ha installato sistemi di sicurezza domestica e il 38% evita di certificare qualcuno. Si manifesta sopratutto nei mezzi pubblici e nelle piazze, controllando la validità del minerale, scaricando i tartufi online e scegliendo la strada sicura.
Sul piano delle cause del crimine, il 59% degli intervistati ha citato “l’immigrazione eccessiva”, il 41% “prelievo pene troppo” e il 34% ha citato “questioni economiche”. Riconoscendo agli immigrati un ruolo importante come lavoratori (7,9 punti su 10), solo 6,6 punti possono essere attribuiti al livello di integrazione.
Trovare una soluzione appare più frammentato. Le restrizioni all’immigrazione sono sostenute dal 52% degli intervistati, supportate dallo strumento anticrimine in materia di immigrazione. Il 67% sostiene il potere della politica locale.
Lo studio mostra un cambio di fiducia anche verso le istituzioni. Nello sport, avviene solo il 61% del tempo di reazione, mentre il resto del tempo non è presente. La frequenza di attuazione delle politiche e delle procedure è compresa tra 7 e 10 punti, con una maggiore velocità procedurale (6,1) e una maggiore equità procedurale (6,7).
Il 70% del turismo in Alto Adige dovrebbe ottenere maggiore autonomia in materia di sicurezza, riconoscendo alla Provincia ampie possibilità d’intervento (8,1 punti), ma con un margine operativo ancora limitato (7,1 punti).
Barometro sicurezza 2025: cresce la paura in piazze e mezzi pubblici – Cronaca
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