Lunedì, il ministro degli Esteri tedesco ha invitato alla calma mentre le tensioni commerciali tra UE e Cina si intensificano a causa delle restrizioni sulle principali esportazioni di minerali. Ciò avviene pochi giorni dopo che i leader dell’UE hanno minacciato di lanciare la loro arma commerciale più potente contro la Cina.
Johan Wadeplu ha dichiarato ai giornalisti a Bruxelles, dove si trovava in visita, di aver incontrato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il commissario al Commercio Maroš Šefecovic, esprimendo la speranza in uno stretto dialogo con la Cina.
I commenti sono arrivati due giorni dopo che von der Leyen ha affermato a Berlino che la Commissione europea, che supervisiona la politica commerciale dell’UE, è “pronta a utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione” in rappresaglia per l’annuncio del governo cinese di ampi controlli sulle esportazioni di terre rare.
Il contenuto della dichiarazione è ampiamente interpretato come una minaccia sottilmente velata di sfruttare i poteri dell’Esecutivo dell’UE, misure anti-coercizione – conosciuto informalmente come il “bazooka del commercio” – contro la seconda economia più grande del mondo.
Giovedì, durante un vertice UE a Bruxelles, il presidente francese Emmanuel Macron ha menzionato l’uso dello strumento, che consentirebbe a Bruxelles di prendere di mira i servizi, imporre limiti agli investimenti e sospendere le licenze commerciali, secondo tre diplomatici dell’UE informati sulle discussioni.
La Cina rappresenta il 70% dell’estrazione mineraria mondiale e il 90% della fusione dei metalli delle terre rare, utilizzati nella produzione di numerose tecnologie avanzate come smartphone, auto elettriche e aerei da combattimento.
Wadeplu ha affermato di promuovere “soluzioni sostenibili” per garantire l’accesso delle aziende europee ai minerali grezzi. “Questo non è altro che la forza economica, la prosperità e il potere innovativo del nostro continente”, ha aggiunto.
Lunedì, i funzionari cinesi hanno cercato di allentare le tensioni tra Pechino e Berlino, con un portavoce del ministero degli Esteri che ha sottolineato la relazione “reciprocamente vantaggiosa” tra i due paesi.

