Nel suo libro “Mia madre”, Bettina Flitner esplora la storia della sua famiglia, focalizzandosi sulla figura di sua madre Gisela, morta suicida nel 1984 a Celle, in Bassa Sassonia. L’opera, pubblicata dalla casa editrice Kippenheuer & Witsch, affronta temi complessi come il suicidio, la memoria familiare e il peso del passato nella Germania del dopoguerra.
Bettina Flitner, fotografa pluripremiata nata nel 1961, nel 2022 utilizza il suicidio della sorella come spunto per analizzare la sua famiglia, componendo un pezzo di storia psicologica ambientato nella Repubblica Federale Tedesca degli anni ’60 e ’70. Il libro “Mia sorella”, precedente a “Mia madre”, aveva già affrontato le dinamiche familiari con chiarezza e intelligenza.
La decisione di scrivere “Mia madre” nasce da una coincidenza: l’invito a leggere “Mia sorella” a Celle, luogo del suicidio materno. Nonostante il certificato di morte non fornisca dettagli, la famiglia conosceva le circostanze del decesso. L’autrice, narratrice in prima persona, ricorda il silenzio durante il funerale, un silenzio che lei rifiuta di accettare.
Flitner intraprende un viaggio nella biografia della madre, attraverso foto e diari. Si reca a Werfelsgrund, nell’ex Bassa Slesia, dove i suoi antenati gestirono un sanatorio fino al 1946. Qui, il bisnonno Richard uccise la moglie malata e poi se stesso, un evento traumatico che segnò la famiglia. L’autrice indaga anche sul possibile coinvolgimento dei nonni con il nazionalsocialismo e sulla storia di Ida Benjamin, una donna ebrea che si nascose nel sanatorio ma non sopravvisse.
Gisela, la madre di Bettina, nacque a Werfelsgrund nel 1936 e visse lì fino all’esilio. La sua vita fu segnata dalla perdita del fratello Walter nel 1945. Nel 1958 sposò Hagbert Flitner, avvocato. Il matrimonio si rivelò problematico. Nel 1980 Gisela tentò il suicidio, fino alla sua morte quattro anni dopo. La paura di aver ereditato una predisposizione al suicidio tormenta la narratrice. L’opera esplora ciò che rimane, ciò che può essere compreso e ciò che resta inspiegabile.
Bettina Flitner esplora anche la tragedia della morte prematura di sua madre, in seguito al destino di sua sorella.
Bettina Flitner racconta la storia di sua madre come un’indagine sobria.
La ricerca di Bettina Flitner non è finita qui, ed è bastata una coincidenza per farla tornare nel profondo della sua famiglia.

