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Bravo poliziotto belga

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Bruxelles ospiterà la prima fiera sulle pubbliche relazioni il 5 e 6 novembre, un evento dedicato ai professionisti europei del settore. L’incontro si concentrerà su temi quali la difesa, la legislazione sull’industria pulita, il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), le sostanze chimiche critiche e la trasparenza.

Il Qatargate ha messo in luce la corruzione all’interno delle istituzioni europee, evidenziando il furto di denaro per influenzare le decisioni a Bruxelles. La città, con la sua alta concentrazione di legislatori e lobbisti, è considerata vulnerabile a tali pratiche illecite. Tuttavia, la mancanza di coordinamento per combattere la corruzione è sorprendente, come sottolineato da Elisa Braun, che ha denunciato le tensioni tra il Parlamento europeo e la procura belga.

Il Congresso europeo ha espresso scetticismo nei confronti delle autorità belghe nella gestione di casi complessi, il che ha già danneggiato la reputazione di diverse istituzioni. Se le indagini non dovessero portare a risultati, la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente. La fiducia riposta nella magistratura belga, dopo il Qatargate, è stata erosa a causa di errori “involontari” degli investigatori nel caso Huaweigate.

Tre fonti parlamentari hanno confermato che il Congresso ha rinviato le udienze per quattro membri coinvolti nell’indagine Huaweigate, evidenziando il rapporto teso tra le forze dell’ordine locali e le istituzioni europee. Ciò ha comportato un ritardo di 10 mesi tra la richiesta delle autorità belghe e la decisione del Parlamento di consentire il proseguimento dell’indagine.

Il dipartimento anticorruzione del Belgio, già in difficoltà per risorse e budget insufficienti, fatica a gestire il carico di lavoro imposto dalla Procura europea. Inoltre, il governo federale belga non ha ancora concordato un budget per il 2026, mentre le autorità di Bruxelles affrontano problemi legati alla violenza della droga. È evidente che un nuovo approccio è necessario per garantire una gestione efficace delle istituzioni europee.

A seguito delle restrizioni all’esportazione di terre rare annunciate dal governo cinese, il comitato europeo prevede di finalizzare un nuovo piano entro la fine dell’anno per ridurre la dipendenza dalla Cina per i minerali critici. Questa iniziativa mira a rafforzare i legami commerciali con paesi terzi e a incrementare l’estrazione, la raffinazione e lo stoccaggio a livello nazionale.

La Commissione europea è pronta a fare concessioni sui piani per integrare i sussidi agricoli e regionali nel prossimo bilancio di 2mila miliardi di euro del blocco. Un alto consigliere ha dichiarato che “è nell’interesse del consiglio che il comitato modifichi la proposta”.

Inoltre, la Commissione potrebbe ridurre i finanziamenti a Gavi, l’organizzazione globale per la salute e l’immunizzazione, i cui programmi hanno salvato oltre 90 milioni di vite. Le operazioni di Gavi sono minacciate anche a causa dei tagli al budget dell’USAID da parte degli Stati Uniti.

Il partito separatista catalano Juntz ha deciso di “troncare i legami” con il Partito socialista laburista al governo di Pedro Sánchez, citando “promesse non mantenute”. Questa decisione indebolisce ulteriormente la già fragile coalizione di governo.

In Serbia, le proteste studentesche pro-democrazia continuano a diffondersi, mentre la fiducia nella credibilità dell’UE diminuisce. L’Unione Europea si trova a dover bilanciare i suoi principi democratici con la strategia industriale verde.

Infine, dieci persone sono sotto processo per diffamazione nei confronti di Brigitte Macron, accusata di essere maschio alla nascita. I Macron hanno intentato una causa per diffamazione anche negli Stati Uniti.

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