PREMIO LETTERARIO “GIUSEPPE DESSI”

Anche quest’anno si è conclusa la 37^ edizione del premio letterario Giuseppe Dessi
con la proclamazione di due vincitori.

A Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna città natale di Giuseppe Dessi, si è celebrata la cerimonia di
proclamazione e premiazione, condotta da Neri Marcorè sul palco della Palestra di via Stazione, il verdetto è stato espresso: sono due i vincitori del premio letterario Giovanni Dessi uno per ogni categoria, narrative e poesia rispettivamente Fabio Stassi con il romanzo “Mastro Geppetto” e Valerio Magrelli con la raccolta “Exfanzia” accompagnati sul palco dagli altri quattro finalisti Paolo Colagrande con “Salvarsi a vanvera” e Raffaele Nigro con “Il cuoco dell’imperatore” per la narrativa; Silvia Bre con “Le campane” e Mary B. Tolusso con “Apolide” per la poesia.
Il cammino del Premio Dessì ha inizio in occasione di un convegno internazionale di letteratura sul tema
“Giuseppe Dessì e il mito Sardegna”, svoltosi a Cagliari nel 1986 e promosso dal poeta Gigi Dessì e da Leandro Muoni per conto del Centro Studi di Poesia e di Storia delle Poetiche.
Alle due sezioni ordinarie di Narrativa e di Poesia si è aggiunta una sezione Speciale che attribuisce un
riconoscimento alla carriera di un protagonista indiscusso della cultura.
Al 1989 risale pertanto l’istituzione per legge regionale sia del Premio sia della Fondazione.
La giuria presieduta da Anna Dolfi (massima studiosa dell’opera di Dessì) e composta da Duilio Caocci,
Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì.
Fabio Stassi e Valerio Magrelli iscrivono i loro nomi nell’albo d’oro del Premio Dessì accanto a quelli di chi li ha preceduti sul gradino più alto delle trentasei edizioni precedenti: Salvatore Mannuzzu, Maria Corti, Nico Orengo, Laura Pariani, Marcello Fois e tanti altri nomi di spicco.
Così come loro, anche i nomi di Matteo Collura e Michele Placido nell’Albo d’oro del Premio Speciale della Fondazione di Sardegna accanto a nomi come: Vinicio Capossela, Giacomo Mameli, i Tenores di Neoneli, Carlo Ossola, Massimo Bray, Vittorino Andreoli.
“Il romanzo Mastro Geppetto di Fabio Stassi è un’allegoria di sofferenza e disperazione. Esemplare per
intensità e scavo sociale e morale” recita la motivazione della Giuria per il premio. Nel libro di Stassi, Geppetto è la vittima predestinata, un uomo burlato e messo in croce, Geppetto è l’uomo solo per eccellenza, senza figlio, né amici, gli unici che lo aiutano sono altri miserabili come lui. Uno dei molti meriti di Stassi è di avere portato fino in fondo questo racconto, senza lieto fine. Pertanto romanzo di grande rigore il protagonista raffigura una maschera triste e nello stesso tempo sorprendente pagliaccio.
“Valerio Magrelli è una delle voci più riconoscibili del panorama poetico contemporaneo” è la motivazione della giuria. Le poesie che ha raccolto in Exfanzia sono centrate sull’io, di cui registrano, l’insofferente reattività di fronte alle occasioni quotidiane di frustrazione, di fastidio e di danneggiamento che la vita e la società ci elargiscono nostro malgrado. La poesia di Magrelli nasce da un trauma; se la vita è una ‘piaga’, il centro a cui sembra alludere, raccogliendo una suggestione etimologica, il titolo del libro, perché, se l’infante è il bimbo che non ha ancora imparato a parlare, l’ex-fante è l’uomo che, avendo subìto troppe crudeltà dalla vita, non può più parlarne in termini lusinghieri, celebrativi, con la solennità prevista dal verbo latino fari, anche se la condanna a soffrire senza motivo, legato a una ruota di tortura, che è il sentimento stesso della vita per Magrelli, aleggia sui suoi testi come il ‘fato’.
In conflitto col mondo, reso asociale dall’accanirsi della vita contro di lui, il poeta ha sviluppato un’autentica fobia nei confronti di quanti gli hanno fatto “il sangue amaro”, come recitava già il titolo di una precedente raccolta, e non esita a scagliare contro di loro anatemi e maledizioni.
Per quanto riguarda Emma Dante, il suo personaggio è stato sempre contrassegnato da grande forza,
originalità e coraggio è scritto nella motivazione del Premio della Giuria andato alla regista, attrice,
drammaturga e scrittrice. Attenta alla realtà sociale, ai mondi familiari, Emma Dante ha sempre raccontato
nelle sue opere la fatica del vivere e la realtà di mondi poveri, mescolando sapientemente il tragico con il
grottesco. Riconoscendo all’unanimità a Emma Dante il Premio Speciale 2022, la Giuria del Dessì ha voluto sottolineare la sua straordinaria, inventiva e coinvolgente attività di drammaturga e regista, attestare l’ammirazione per la sensibilità e la dolente umanità delle sue storie, e complessivamente mettere in risalto la forza di una passione civile che hanno fatto della sua figura di donna intelligente e risoluta un modello e un sicuro punto di riferimento anche per le più giovani generazioni. Il nome di Emma Dante è oggi iscritto nell’Albo d’oro dei Premi della Giuria, ha saputo anche ideare spettacoli tratti da opere letterarie di successo sia del passato che del presente, e creare regie divertenti e fantasiose per le settecentesche favole di Gasparo Gozzi.
Spesso accompagnato da dibattiti e polemiche per l’anticonformismo e la provocazione, il suo impegno
creativo l’ha portata a eccellere anche nel campo della scrittura narrativa e nel cinema. In particolare va
ricordato il suo ultimo film, Le sorelle Macaluso, che ha avuto un importante successo di pubblico e critica, con il quale ha ottenuto il Nastro d’argento 2021 per la migliore regia.
Dal libro al film. Il gioco delle parti: vita straordinaria di Luigi Pirandello di Matteo Collura, diventa un film diretto da Michele Placido, del quale gli stessi Collura e Placido sono gli sceneggiatori: comincia così la motivazione del Premio assegnato al giornalista e scrittore siciliano e all’attore e regista.
Il trentasettesimo Premio “Giuseppe Dessì” è promosso dalla Fondazione Giuseppe Dessì e dal Comune di
Villacidro con il patrocinio del Consiglio Regionale della Sardegna, dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.

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2022-10-11

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