Il governo danese, guidato dal Primo Ministro Mette Frederiksen, sta progettando una mossa audace: vietare l’accesso a diverse piattaforme di social media ai minori di 15 anni. L’annuncio è stato fatto martedì durante un intervento al parlamento.
L’obiettivo, secondo Frederiksen, è proteggere l’infanzia e contrastare gli effetti negativi dei social media sui giovani. Le nuove normative prevedono un sistema di autorizzazioni parentali per l’accesso alle piattaforme a partire dai 13 anni, sebbene i dettagli specifici su quali piattaforme saranno soggette al divieto non siano ancora stati resi noti.
Il Primo Ministro ha espresso preoccupazione per l’impatto dei telefoni cellulari e dei social media sullo sviluppo dei bambini, sottolineando come questi strumenti stiano, a suo dire, “rubando l’infanzia”. Ha inoltre evidenziato una diminuzione dell’interazione sociale “dal vivo” tra i giovani.
Contesto Europeo e Motivazioni
L’iniziativa danese fa eco a preoccupazioni espresse a livello europeo. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, aveva precedentemente invocato limiti di età a livello UE per l’accesso ai social media. Questo avviene in un contesto normativo che consente ai singoli Stati membri di implementare restrizioni nazionali, in conformità con le linee guida sulla protezione dei minori stabilite dalla Commissione nell’ambito del Digital Services Act.
La Ministra Digitale danese, Caroline Stage Olsen, aveva già anticipato la possibilità di un divieto in un’intervista, criticando le piattaforme social per il loro focus sulla raccolta dati e sulla monetizzazione tramite pubblicità, a discapito della qualità dell’interazione sociale. La protezione dei minori è quindi al centro del dibattito.
Implicazioni e Dettagli del Divieto Proposto
La proposta del governo danese solleva diverse questioni. Sebbene l’intento di proteggere i bambini sia chiaro, restano da definire con precisione quali piattaforme saranno interessate dal divieto e come verrà implementato il sistema di autorizzazioni parentali. L’efficacia della misura dipenderà anche dalla sua capacità di contrastare l’utilizzo di strumenti per aggirare le restrizioni, come le VPN.
“I telefoni cellulari e i social media rubano l’infanzia ai bambini,” ha dichiarato il Primo Ministro Frederiksen.
Prossimi Passi e Reazioni
L’annuncio del Primo Ministro Frederiksen ha acceso un acceso dibattito. Mentre molti sostengono la necessità di proteggere i bambini dagli effetti potenzialmente dannosi dei social media, altri esprimono preoccupazioni riguardo alla libertà di espressione e all’efficacia di un divieto generalizzato. Si prevede che la proposta legislativa sarà oggetto di un’ampia discussione parlamentare e che subirà modifiche prima di essere approvata.
Ecco alcuni punti chiave sollevati dal dibattito:
- Come bilanciare la protezione dei minori e la libertà di accesso all’informazione?
- Quali misure concrete saranno adottate per garantire l’efficacia del divieto?
- Qual è il ruolo dei genitori nell’educazione all’uso responsabile dei social media?
Il futuro di questa iniziativa danese potrebbe rappresentare un modello per altri paesi europei alle prese con la stessa problematica, influenzando le politiche digitali del futuro. La sicurezza online dei più giovani è diventata una priorità.

