Il confronto tra Google Europa e Steve Jobs Francia solleva interrogativi sui costi dell’insuccesso in Europa. In Svizzera e Danimarca, proposte di riforma hanno avuto successo, dimostrandosi politicamente compatibili con il modello sociale europeo e le limitazioni delle finanze pubbliche.
L’investimento in tecnologie innovative garantisce la sicurezza del mercato e le licenze per le aziende. Apple, ad esempio, ha concesso in licenza 600 ingegneri in seguito all’interruzione del progetto di auto a guida autonoma. I risultati di ChatGPT e Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp) evidenziano un’efficacia del 25% in aree quali la gestione del progetto, il reporting del metaverso e la tecnologia di intelligenza artificiale (IA). Tuttavia, queste licenze generano introiti significativi a livello nazionale.
Il costo dell’insuccesso si manifesta attraverso i “costi di ristrutturazione”, che le aziende devono sostenere quando riducono il personale, a causa delle normative a tutela dell’impiego per i lavoratori con redditi elevati. Tali costi comprendono le perdite operative derivanti da lunghe procedure sociali, le indennità di licenziamento, i prepensionamenti, i corsi di formazione e le misure di reindustrializzazione.
L’analisi di oltre 250 bilanci aziendali indica che i costi di ristrutturazione equivalgono a quasi tre anni di stipendio in Germania o Francia, contro pochi mesi in Danimarca, Svizzera o Stati Uniti. Orange ha previsto il licenziamento di 650 persone nel 2023, con un costo totale di 48 mensilità. Chez Vallourec, tale costo è di 38 mesi. Esempi simili si riscontrano nei servizi di UBS a Zurigo, Novo Nordisk a Copenhagen e Boeing.
Le grandi aziende americane che utilizzano tecnologie innovative ricevono un supporto flessibile. L’obiettivo è quello di sviluppare l’80% di progetti innovativi, abilitando iPhone, cloud e auto a guida autonoma. Il PDG di Amazon sollecita ad “aumentare la dimensione dei (loro) fallimenti”. Incoraggia quindi ad assumersi la responsabilità e a concedere le autorizzazioni necessarie. Il PDG di Microsoft ha ottenuto una licenza per 15.000 persone, con l’obiettivo di garantire “successo su successo”, pari al 15% del fatturato.
La ricerca di tecnologia e la distruzione dell’economia europea sono tra le sfide menzionate.

