L’Ucraina ha annunciato il 18 agosto 2025 la produzione del drone da combattimento FP-1, progettato da Firepoint. L’iniziativa nasce in un contesto di persistente attività missilistica russa e di vulnerabilità dell’industria dei droni ucraina, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da fornitori occidentali.
Atelier, definito come il principale produttore ucraino, sta implementando sul territorio un sistema di droni destinato a contrastare le azioni che generano timore nella popolazione. Questi droni, con un raggio d’azione esteso, sono progettati per colpire specifici punti strategici e sono compatibili con attrezzature di sicurezza standard di 6 metri, in risposta alla minaccia rappresentata dagli Shahed di fabbricazione russa.
Il drone FP-1, con una capacità di produzione stimata in 2.000 esemplari, ha un costo unitario di circa 47.000 euro. Viene descritto come un “**Missile des Croisières du Pauvre**” e paragonato allo Shahed in termini di capacità di trasporto di esplosivo e raggio d’azione, stimato in 1.400 chilometri con la possibilità di colpire punti specifici.
L’FP-1, in base a quanto indicato, è destinato a rifornire importanti installazioni militari su ordine del Ministro della Difesa. Tra gli obiettivi figurano infrastrutture petrolifere, del gas e del settore della difesa. Il sistema di droni è concepito per operazioni di attacco in ambienti complessi, con un processo di assemblaggio e separazione di componenti che non richiede competenze esterne specializzate.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Le Monde.

