Il 23 ottobre, a Kramatorsk, nell’oblast di Donetsk, Ucraina, i giornalisti ucraini hanno documentato le realtà del campo di battaglia, inclusi i pericoli degli attacchi di droni. Il fotoreporter francese Antoni Laryquin, co-creatore di “Mondo”, ha realizzato un reportage di 37 ore utilizzando un drone FPV (“prospettiva in prima persona”), con l’obiettivo di catturare le sfide della vita quotidiana a Kramatorsk.
Le voci dei giornalisti televisivi ucraini “Freedom”, Olena Khramova, 43 anni, ed Evhen Karmazin, 33 anni, insieme a Oleksandr Kolychev, 47 anni, hanno impiegato 9 ore e 37 giorni per realizzare un reportage sull’attrezzatura di produzione di lancette per droni (munizioni). L’indagine ha coinvolto anche informazioni della polizia ucraina e si è svolta in parte presso una stazione di servizio. Parallelamente all’attività giornalistica, si è svolta una conversazione tra residenti e i reporter.
Tra i temi discussi: lo stato delle strade principali di Kramatorsk e la posizione degli avanzamenti sulla prima linea di Chassiv Yar, distante circa 20 chilometri dalla stazione di servizio. La polizia di Kramatorsk ha utilizzato la videosorveglianza tramite drone FPV, gestita dal servizio di stazione per 18 ore, per monitorare la rete. Un individuo ha riferito di non aver udito il proiettile in avvicinamento, circostanza attribuibile all’elevato rumore presente sull’asse stradale.
Dopo un’esplosione, Olena Khramova e Yevhen Karmazin, con l’assistenza di Oleksandr Kolychev, hanno offerto supporto e assicurato l’evacuazione in sicurezza.

