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Francia: indagine su petroliera russa.

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La Marina francese ha effettuato un’ispezione a bordo di una petroliera russa, parte della cosiddetta “flotta ombra”, al largo delle coste francesi. L’operazione è avvenuta in seguito a sospetti collegamenti tra la nave e misteriosi avvistamenti di droni in Danimarca a settembre. Le autorità francesi stanno indagando su possibili “gravi crimini” a bordo.



La petroliera, denominata Boracay (precedentemente nota come Kiwara e Puspa), era già stata inserita nella lista nera dell’Unione Europea per il suo presunto ruolo nell’elusione delle sanzioni contro la Russia. Dati di tracciamento avevano collocato la nave nelle acque danesi nello stesso periodo in cui si sono verificati gli avvistamenti di droni, sollevando ulteriori interrogativi.

I droni, avvistati vicino a installazioni militari e aeroporti danesi, avevano causato la chiusura temporanea di alcuni scali e il divieto di voli civili con droni. Sebbene la Danimarca stia ancora indagando sull’origine dei droni, la Russia ha negato qualsiasi coinvolgimento. La premier danese, Mette Fredericksen, aveva parlato di “guerra ibrida” e indicato la Russia come potenziale responsabile.

Indagine Francese sulla Petroliera Boracay

Attualmente ancorata al largo della Bretagna, la Boracay è stata abbordata dalla Marina francese. Fonti militari, mantenute anonime, hanno confermato l’operazione, rivelando che è iniziata sabato scorso. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato che l’indagine mira ad accertare la commissione di “gravi crimini” a bordo.

Macron ha espresso cautela riguardo ai collegamenti tra la Boracay e i voli dei droni in Danimarca, sottolineando la necessità di una verifica accurata. Le autorità francesi si concentrano al momento sulle violazioni rilevate a bordo della nave e sulla possibile elusione delle sanzioni.

Costruita nel 2007, la petroliera è stata segnalata da The Maritime Executive come potenzialmente coinvolta negli incidenti dei droni, suggerendo che tali navi potrebbero essere utilizzate come piattaforme di lancio o come diversivi. Tuttavia, il governo francese non ha ancora confermato tali speculazioni.

Le Accuse Contro la Flotta Ombra Russa

La “flotta ombra” è al centro delle preoccupazioni europee. Secondo l’UE, queste navi consentono alla Russia di aggirare le sanzioni occidentali imposte dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022. La Boracay, già inserita nella lista nera a febbraio con il nome di Kiwara, è uno degli esempi.

La procura di Brest ha aperto un’indagine a seguito di una segnalazione della Marina francese, motivata da “discrepanze sulla nazionalità dell’equipaggio” e “rifiuto di collaborare“. La petroliera, proveniente da Primorsk (Russia), avrebbe dovuto raggiungere l’India, ma il suo percorso è oggetto di attenzione.

La Francia si impegna a contrastare le attività illecite della “flotta ombra”.

Implicazioni Economiche e Politiche

Macron ha stimato che la “flotta ombra”, composta da un numero considerevole di navi, rappresenta “decine di migliaia di euro nel bilancio della Russia”, contribuendo significativamente allo sforzo bellico. Secondo stime, questa flotta potrebbe essere responsabile del “40% dello sforzo bellico della Russia.”.

Le sanzioni internazionali mirano a limitare le risorse economiche a disposizione della Russia, e le attività della “flotta ombra” rappresentano una sfida significativa per l’applicazione di tali misure. L’indagine sulla Boracay si inserisce in un quadro più ampio di controllo e contrasto delle attività illecite nel settore marittimo.

La vicenda sottolinea l’importanza della collaborazione tra i paesi europei per monitorare e sanzionare le attività che violano le normative internazionali e sostengono indirettamente il conflitto in Ucraina. L’Unione Europea sta valutando nuove misure per contrastare l’elusione delle sanzioni.

La commissione francese era sospettata di petroliera russa


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