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Hamas: accordo imminente? Segnali positivi

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Si profila all’orizzonte una possibile tregua nel conflitto israelo-palestinese. I negoziati, mediati dall’Egitto, sembrano aver compiuto significativi progressi, come dichiarato dall’ex presidente statunitense Donald Trump. L’obiettivo primario resta il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza e la cessazione delle ostilità.

Negoziati in corso a Sharm El Sheikh

Le trattative tra Israele e Hamas, condotte indirettamente, si stanno svolgendo nella località turistica egiziana di Sharm El Sheikh. L’incontro giunge alla vigilia del secondo anniversario dell’attacco di Hamas contro Israele, evento che ha scatenato una vasta operazione militare nella Striscia di Gaza. La speranza è di giungere ad una soluzione che ponga fine alle sofferenze di entrambe le parti.



L’iniziativa negoziale ha visto un rinnovato impulso grazie all’intervento di Donald Trump, il quale ha inviato i suoi emissari, Steve Witkov e Jared Kushner, in Egitto per accelerare i tempi. Il piano statunitense prevede diverse fasi, tra cui il rilascio degli ostaggi entro tempi brevi, il ritiro graduale delle forze israeliane da Gaza e il disarmo di Hamas.

L’Egitto e il Qatar stanno svolgendo un ruolo cruciale di mediazione tra le parti, cercando di creare le condizioni per uno scambio di prigionieri che potrebbe sbloccare la situazione.

Le Dichiarazioni di Trump e l’Urgenza di un Accordo

Trump ha espresso ottimismo riguardo all’esito dei colloqui, sottolineando l’importanza di agire rapidamente.

“Agire rapidamente per evitare enormi spargimenti di sangue”

L’ex presidente ha sottolineato la necessità di evitare ulteriori perdite di vite umane. Secondo Trump, i colloqui hanno avuto un esito “molto positivo”. Il team tecnico si incontrerà nuovamente in Egitto per definire i dettagli finali dell’accordo. Trump ha espresso la sua intenzione di continuare a monitorare la situazione.

Le Richieste delle Parti

Hamas ha avanzato specifiche richieste per la cessazione delle ostilità.

  • Cessazione delle operazioni militari israeliane.
  • Fine della sorveglianza aerea su Gaza.
  • Ritiro delle forze israeliane dalle città di Gaza.

In cambio, Hamas si impegnerebbe a cessare le proprie operazioni militari. Fonti palestinesi riportano che, nonostante i negoziati, le forze israeliane hanno continuato i loro attacchi, causando numerose vittime. Benjamin Netanyahu ha espresso sostegno al piano di Trump, ma ha chiarito che le sue truppe manterranno il controllo su una porzione significativa della Striscia di Gaza.

Un punto critico resta la questione del disarmo di Hamas, aspetto centrale nella proposta di Trump. Hamas, pur richiedendo il ritiro israeliano, non ha menzionato il disarmo. Il piano esclude inoltre un ruolo di Hamas nel governo di Gaza e prevede la distruzione dei suoi depositi di armi.

Eyal Zamir, capo di stato maggiore israeliano, ha avvertito che, in caso di fallimento dei negoziati, “riprenderemo la nostra lotta”.

“Hamas si comporta bene e concorda è molto vicino.”


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