Lunedì, un tribunale italiano ha stabilito che un cittadino ucraino, detenuto da agosto con l’accusa di sabotaggio del gasdotto Nord Stream, potrebbe essere estradato in Germania, secondo quanto dichiarato dal suo avvocato. Il detenuto, Serhiy Kuznietsov, presenterà ricorso contro la decisione della Corte d’appello di Bologna.
Un’altra sezione della stessa corte aveva approvato l’estradizione a settembre, ma la Corte di Cassazione italiana si era rifiutata di decidere, citando problemi con il mandato d’arresto emesso dalla Germania e rinviando il caso per un nuovo processo.
Kuznietsov ha negato di far parte di una cellula accusata di aver piazzato esplosivi su un gasdotto sottomarino che collegava Russia ed Europa nel settembre 2022. Secondo il suo avvocato, Nicola Canestrini, il procedimento contro Kuznietsov è stato “viziato da gravi violazioni procedurali che minano sia le garanzie fondamentali della legalità che del giusto processo”.
Kuznietsov afferma di essere un membro dell’esercito ucraino e di trovarsi in Ucraina al momento dell’incidente, un’affermazione che, secondo i suoi avvocati, gli conferisce l’immunità funzionale ai sensi del diritto internazionale. La sentenza di estradizione originale prevede che l’ucraino, attualmente detenuto in Italia, rischi fino a 15 anni di carcere se condannato in Germania.
Il gasdotto, che trasporta gas russo in Europa, è stato danneggiato da una massiccia esplosione mesi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. Un’indagine tedesca ha rivelato che la responsabilità dell’esplosione era attribuibile a una cellula ucraina composta da cinque uomini e una donna.
Al momento del suo arresto, i pubblici ministeri tedeschi hanno affermato che Kuznietsov aveva noleggiato uno yacht utilizzando documenti d’identità falsi ed era salpato dalla città tedesca di Rostock per effettuare l’attacco. All’inizio di questo mese, la Corte di Cassazione ha rinviato il caso al Tribunale di Bologna per un nuovo processo sul mandato d’arresto europeo emesso dalla Germania, riscontrando che un tribunale di grado inferiore aveva erroneamente riclassificato l’accusa di sabotaggio come reato legato al terrorismo.
“L’udienza alla Corte Suprema dovrebbe svolgersi tra circa un mese e il signor Kuznietsov rimarrà in Italia fino a quando non verrà presa una decisione”, ha dichiarato Canestrini.

