“Mesa Noa”

Mesa Noa è un un progetto di innovazione sociale, rivolto al territorio e che vuole dare spazio alle persone perché possano valorizzare il loro territorio sia a livello economico che sociale” – dichiara Ramona Bavassano, fondatrice di “In Our Garden Permacultura Rigenerativa” – “Con tale progetto si vuole, inoltre, ritornare ad alimentarsi con cibo sano, che sia frutto di un lavoro rispettoso della terra”.

“Mesa Noa nasce sulla scia di “Food Coop”, un emporio di prodotti di ortofrutta, all’interno del quale si possono reperire non solo prodotti freschi ma, in generale, tutto ciò che si trova normalmente in qualsiasi supermercato. A fare la differenza è, però, sicuramente è data dal fatto che tutti i prodotti sono biologici e naturali, e la loro produzione non prevede l’utilizzo di prodotti che possano essere nocivi per l’ambiente e, soprattutto, per le persone” – è quanto sostiene la sua la vicepresidente, Tiziana Deiana – “Mesa Noa funziona in modo collaborativo. Le persone che si associano decidono dia dare un proprio contributo di tempo e svolgono le stesse funzioni rispetto a quelle svolte nei supermercati. Inoltre, il cliente può accedere ad una vasta gamma di prodotti a costi convenienti”.

Il presidente, Massimo Planta, spiega, invece, brevemente come nasce il progetto a partire da un’altra associazione che si  muove nella stessa direzione – “L’Associazione Terrecolte nasce nel 2014 per recuperare i terreni abbandonati.  Quando ho visto questo primo modello, mi sono reso conto che non era nient’altro che un proseguo di ciò che stavamo già facendo noi. Sposava la nostra ideologia. Allora ho lanciato un messaggio su Facebook, e poi ne abbiamo parlato con gli altri collaboratori e lì si è formato un piccolo gruppo che ha continuato a parlarne”.

Continua poi, la Deiana – “Si è creata intorno ad esso una comunità, di cui fanno parte persone che hanno una certa sensibilità riguardo le tematiche della sostenibilità ambientale e la tutela dell’ambiente. È un piccolo esempio di economia circolare che fa rete con tutte le realtà produttive.  E si parla anche di cultura e eventi intorno a queste tematiche. È importante che le persone riprendano a parlarsi e che trovino insieme delle soluzioni. Si sente la necessità di riunirsi e incontrare persone con la stessa sensibilità che hanno voglia di mettersi in gioco e concretamente cambiare qualcosa”.  

Mesa Noa ha come simbolo un cerchio con spirale, attorno al quale sono disegnati dei puntini. Ramona Baldassano ci racconta, a tal proposito – “Pianta simbolo dell’associazione è il mandorlo, una pianta della tradizione sarda e pianta resiliente, che cresce in qualsiasi condizione. Ne sono stati piantati 90 (in un terreno di 55 ettari, da lei acquistato, in cui si svolgono attività stimolanti per chi fa parte del progetto, ma anche per chi vorrebbe diventare socio, collaboratore o produttore e aiutare a gestire il piccolo ecosistema che si è creato) per formare un mandala, che riprende i 90 puntini disegnati nel simbolo di Mesa Noa. Crescendo questi diventeranno un posto di aggregazione, di accoglienza e di apertura, oltre che un’opera di land art”.

Mesa Noa non può essere considerato, quindi, solo un “punto vendita” di prodotti kilometro zero, biologici e naturali, ma un vero e proprio luogo di incontro e condivisione per coloro che hanno a cuore le tematiche ambientali.

Per chi volesse diventare socio può visitare il sito.

Intorno al progetto avviato da Mea Noa è stato prodotto un documentario, opera del regista Daniele Atzeni, che ripercorre la storia della cooperativa.

Il documentario è stato creato con il contributo del programma “CambiaMenti” e grazie a dei fondi raccolti sulla piattaforma “Produzioni Dal Basso”.

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2023-03-20