È INIZIATA LA QUEERESIMA 2023: PER LA LOTTA AD OGNI FORMA DI FASCISMO

Quest'anno la conferenza stampa inaugurale della Queeresima si è tenuta a Quartu Sant'Elena nell'ex Convento dei Capuccini, alla presenza del sindaco Graziano Milia, dell’assessora alla pubblica istruzione Cinzia Carta, di alcune testate giornalistiche e di varie associazioni partecipanti al calendario della Queeresima 2023. Tema di quest'anno: "Oppressioni, repressioni e lotta contro ogni forma di fascismo".

La Queeresima è una serie di eventi artistici, culturali e politici per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della difesa dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersex, agender, asessuali, etc. Tali eventi sono un’esclusiva della Sardegna in tale configurazione, per iniziativa dell’associazione ARC in collaborazione di decine di altre associazioni, circoli e realtà del territorio, unite da un obiettivo comune, come dice l’ARC stessa: la promozione della cultura del rispetto e dell’accoglienza che considera le differenze una ricchezza e non una minaccia, con particolare attenzione alla battaglia per i diritti delle minoranze sociali e delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali“.

Il Comune di Quartu ha chiesto con entusiasmo di poter ospitare sia la conferenza stampa sia il primo grosso evento della Queeresima, la fiaccolata che si sarebbe tenuta il 20 maggio, alle 20 con punto di partenza in Piazza IV Novembre, ma purtroppo è stata annullata per il maltempo.

La Queeresima 2023 poi si concluderà con il Sardegna Pride del 24 giugno 2023 a Cagliari.



La Queeresima è un percorso politico di una quarantina di giorni con incontri, laboratori, dibattiti
pubblici, presentazioni di libri, proiezioni di film, che unisce la Giornata mondiale contro l’omo-lesbo-bi- trans-intersex-afobia al Pride, in programma a Cagliari il 24 giugno 2023.
“Queeresima” è una parola macedonia nata dalla fusione tra il termine “Queer”, che indica in inglese tutto ciò che non è al tempo stesso cisgender ed eterosesssuale, e la parola “quaresima”, intesa come “quaranta giorni” (“quaresima” è l’accorciamento del latino “quadragesima”, che significa “quarantesima”).

La Queeresima è un’iniziativa originale dell’ARC, non ancora diffusa fuori della Sardegna; indica per l’appunto il periodo che va dalla Giornata Mondiale contro l’Omofobia, la Lesbofobia, la Bifobia, la Asessuofobia, la Intersessuofobia e la Transfobia, e il Pride, che ufficialmente si celebra il 28 giugno, per celebrare la prima prostesta pubblica di massa delle persone LGBTQIA+ avvenuta il 28 giugno 1969 a New York dopo la rivolta nel pub Stonwall Inn a seguito dell’ennesima retata discriminatoria della polizia.

Il 17 maggio invece si manifesta per ricordare l’IDAHOBIT International Day Against Homophobia,
Biphobia, Transphobia
, giornata mondiale riconosciuta dall’ONU e dall’UE contro l’odio di matrice omo-lesbo-bi-trans-intersex-afobica, in corrispondenza dell’anniversario del riconoscimento da parte
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il 17 maggio 1990 della decisione con cui l’APA, nel 1973,
cancellò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali (cioè dal DSM – Diagnostic and Statistical
Manual of Mental Disorders), definendola quale “una variante naturale del comportamento umano”.

La Conferenza Stampa, tenuta il 17 maggio alle 10 nell’ex convento dei Capuccini, è iniziata con l’intervento dell’assessora alla pubblica istruzione Cinzia Carta, che potete ascoltare in questo video, in cui illustra le iniziative del Comune di Quartu contro le discriminazioni.


Poi ha preso la parola il portavoce dell’ARC, Carlo Cotza, che ha sintetizzato i problemi che riguardano le minoranze discriminate, denunciando il fatto che non ci dovrebbe essere bisogno che a prendersene carico siano associazioni di volontariato, ma dovrebbe semmai essere lo Stato stesso a provvedere.
Inoltre ha sostenuto che non si deve fare l’errore di credere che ci sia un reale rischio di restaurazione neofascista, ma comunque il governo attualmente in carica è davvero poco aperto alle nostre rivendicazioni. Si può sentire il suo intervento in questo video:

In seguito ha parlato Mauro Ligas, Consigliere comunale e parte della maggioranza che amministra il Comune di Quartu in questo periodo, con la Giunta più aperta ai diritti delle persone LGBTQIA+ che ci sia mai stata nella storia quartese. Infatti il Comune di Quartu ha anche conferito il suo patrocinio. Video del suo intervento, in cui parla della Fiaccolata contro l’omo-lesbo-bi-trans-intersex-afobia .

Sono intervenute anche rappresentanti delle associazioni Agedo e Famiglie Arcobaleno, come si può ascoltare nei video seguenti.

Per ulteriori informazioni rivolgersi al sito: www.associazionearc.eu/queeresima

Se si vuole sostenere l’ARC, oltre all’iscrizione regolare annuale che permette di partecipare a tutte le attività dell’associazione,è stata anche lanciata una raccolta fondi specificamente dedicata al Pride, per il quale è stato aperto un sito per la raccolta fondi. Si rimanda anche a questa pagina, per maggiori informazioni.


Secondo l’ARC, in base a quanto riportato nel suo sito, i diritti civili e sociali non sono mai assicurati in modo permanente e richiedono un’attenzione costante e una difesa per essere preservati nel tempo e per estendersi a tutte le persone:

I diritti civili e sociali non sono mai acquisiti per sempre e spesso richiedono una costante vigilanza e difesa per essere preservati nel tempo e per essere ampliati a tutte le persone. Anche quelli fondamentali, sanciti dalle costituzioni e dalle leggi, e perfino nei paesi apparentemente più avanzati, possono essere messi in discussione e limitati in periodi di crisi politica o di pressione economica. In questi momenti diventa ancora più difficile il dialogo per il progresso e l’inclusione di quelle parti di popolazione escluse e discriminate. La lotta deve essere un processo continuo e dinamico, che richiede un impegno costante da parte della cittadinanza e delle organizzazioni politiche e culturali. L’avanzare in questo periodo storico delle destre e delle riemergenti forme di fascismo in molte parti del mondo, deve essere motivo di preoccupazione per tutte le persone che credono nei valori della democrazia, dell’uguaglianza e dell’inclusione, e ci deve mettere all’erta e spronare a non abbandonare le nostre battaglie ma, anzi, a intensificarle in ogni ambito della società civile. Se in Italia e in Sardegna questa è una minaccia quotidiana (che purtroppo sta diventando concreta non solo con annunci propagandistici, ma con atti di governo), basta portare lo sguardo oltreconfine per renderci conto che in tanti paesi l’odio e la discriminazione sono parte integrante del discorso pubblico e governativo: Russia, Polonia, Ungheria, per citare i nostri vicini; Iran, Arabia Saudita, Afghanistan e tanti altri per parlare della situazione mondiale”.


Quindi ARC rammenta che è indispensabile mantenere alta l’allerta e rafforzare le rivendicazioni della comunità LGBTQIA+ e di tutte le minoranze e persone marginalizzate: …, non solo devono continuare ma anche alzare il tono, e questo è importante per chiunque indipendentemente dall’identità di genere, orientamento sessuale, etnia, religione o condizione socioeconomica. Scendere in piazza e protestare quando necessario, è un diritto fondamentale che deve essere protetto, ma è altrettanto importante che ogni individuo si senta coinvolto e responsabile nella creazione di una società più giusta ed equa. Impegnarsi per coinvolgere le persone in dibattiti, incontri e rassegne è un modo per costruire una base solida di consapevolezza e partecipazione democratica: i processi dell’educazione e dell’autoformazione non devono mai fermarsi, poiché la democrazia richiede un impegno costante per combattere l’ignoranza, la disinformazione e l’indifferenza. La democrazia è davvero tale solo se vissuta e coltivata continuativamente, attraverso un impegno costante per coinvolgere l’intera società. Per tutti questi motivi abbiamo pensato fosse giusto dedicare l’edizione 2023 di Queeresima al tema delle oppressioni, delle repressioni e alle strategie di lotta contro ogni forma di fascismo”.

L’Arc quindi lancia pubblicamente un appello, dato che i diritti delle minoranze sono responsabilità della maggioranza e chiunque possa dare un contributo alla loro tutela è benvenuto: “Ci rivolgiamo dunque a voi,
associazioni, gruppi, circoli affinché possiate ragionare sulla presentazione di un libro, di un film, organizzare un dibattito politico, culturale o di qualsiasi altro genere che abbia a cuore la lotta contro ogni forma di fascismo e la difesa dei diritti dalle oppressioni e delle repressioni, che saremo ben felici di inserire nel nostro calendario di iniziative”.

Autore

2023-05-20