SUNNY DAYS: “RACCONTA-STORIE”

SUNNY DAYS: “RACCONTA-STORIE”

Raimonda Spelarci, creatrice del Sunny Days racconta l’idea del suo progetto e di come l’aiuto e il contributo delle persone sia importante per la creazione di storie.

“Tutto è iniziato con delle passeggiate amichevoli per la città, nelle quali si chiacchierava, si raccontavano aneddoti e storie, così mi venne l’idea per puro caso, di creare qualcosa che rappresentasse esattamente quei momenti, il ‘racconta-storie’, che si focalizzava sulla conversazione” dice Raimonda. All’inizio è stato sponsorizzato da due società, ed è partito direttamente nelle scuole, biblioteche e librerie, posti che rappresentano l’essenza della lettura. L’artista parla di come nel tempo si sia specializzata nella scrittura e nei racconti tramite degli studi effettuati in biblioteca e soprattutto grazie al dialogo con le persone. Il dialogo e la conversazione sono una delle maggiori fonti di ispirazione e scambio di informazioni che mantengono unita la società. I racconti delle persone, i loro aneddoti, le storie personali, sono preziose, un materiale unico e indistinguibile. “Le storie delle persone le faccio mie, le racconto a modo mio con delle rivisitazioni”, dice Raimonda di come possano essere fonte di grande ispirazione le persone, un loro ricordo vivo o magari anche qualche fantasia, l’importante è che la si racconti come se fosse una conversazione, in quanto la gente si sente a proprio agio essendo una situazione familiare.

“Ho iniziato con gli anziani perché sono quelli che danno più spunti anche per storie diverse, poi ho continuato il percorso con i bambini, che a differenza loro sono più ricettivi, fanno domande in continuazione e da loro comunque c’era una prospettiva di lavoro futuro”. Il covid purtroppo ha bloccato delle iniziative, ma si spera che più avanti si possano riprendere, nel frattempo i progetti sono diversi, e grazie alla partecipazione delle persone questi possono essere realizzati.

L’ultima novità è: “I racconti dell’inverosimile – racconti brevi misti”, non annoiano in quanto sono storielle che si leggono in pochi minuti, sia per giovani che per adulti; magari prima di andare a dormire o durante una pausa giornaliera. Il loro obiettivo è proprio quello di intrattenere il lettore per quei pochi minuti e di farlo sorridere.

Un altro progetto denominato “telefonata” è quello di poter sfruttare le videochiamate su WhatsApp onde evitare incontri dal vivo per via della pandemia che ha stravolto un po’ i piani di tutti. “Vorrei propormi sia a bambini che adulti per poter fare dei corsi, dei laboratori sulla scrittura, ad esempio anche sulle fiabe, tutto ciò tramite delle videochiamate WhatsApp, in modo tale che ci possa essere qualcosa di creativo che sproni i bambini ad aprire la mente, visto che a quell’età si ha tanta fantasia, possono loro stessi dare degli spunti per eventuali storie future.

La passione per la narrazione è nata dall’infanzia, dalle storie di Emilio Salgari; ad esempio, Sandokan era uno di quei famosi raccontini che coinvolgeva i giovani del tempo e da lì venivano fuori 500 storie diverse; inoltre, nelle scuole come le medie e le elementari non mancavano le letture di poesie e i racconti. Un’altra passione che tende ad esprimere e rappresentare quello che poi viene raccontato è la fotografia; infatti, Raimonda è una fotografa freelance che dedica il suo tempo alle persone e all’arte.

Possiamo trovarla su: radio Bonaria e Unica, con la trasmissione di canzoni adatte ad una lettura o ad uno studio, in quanto tende a creare, maggior concentrazione in quello che si sta facendo; sui social con lo pseudonimo di Momiartiste su WhatsApp al numero: 3334635327.

L’obiettivo finale sarà quello di cercare persone che vogliano dar voce, che vogliano esporsi e farsi sentire, magari ad un festival, o dei laboratori o dei corsi, ancora è tutto incerto, ma l’intenzione e la voglia non mancano. Per ulteriori aggiornamenti seguite le pagine social e controllate la testata.it!

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2022-03-03

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