Iran: repressioni e diritti umani negati

Giorni, mesi, anni di proteste ma il regime non dà tregua. 

In Iran è in atto una brutale repressione che sta provocando centinaia di morti anche tra bambini, donne e ragazzini. Gli arresti arbitrari, la tortura, le sparizioni forzate e i processi iniqui sono all’ordine del giorno. Nell’ultimo periodo i tribunali iraniani hanno condannato a morte sei persone per le proteste di massa.

Il regime non dà tregua ma la protesta di migliaia di iraniani non si ferma, più di 300 manifestanti sono stati uccisi. Solo a Teheran sono state incriminate più di 1000 persone, e centinaia sono state arrestate in tutto il Paese.

Sono passati quasi due mesi dalla morte di Mahsa Amini, la giovane donna del Kurdistan iraniano è morta in circostanze sospette il 16 settembre scorso mentre si trovava in custodia delle guardie di sicurezza e questo ha portato sin dalle ore successive migliaia di persone in piazza. Molte donne in rivolta si sono tagliate i capelli e hanno dato fuoco ai loro hijab ribellandosi alle autorità e al regime. Oltre alle dimostrazioni per Mahsa, sono in corso le proteste per commemorare le oltre 1500 persone morte nel novembre 2019, nella repressione nota come “Novembre di sangue”, innescata dall’aumento del prezzo del carburante. 

Durissima la reazione delle forze dell’ordine nella capitale che hanno utilizzato gas lacrimogeni e armi da fuoco contro i manifestanti.

Il Paese è in rivolta: tra le persone arrestate ci sono molti studenti universitari e alle studentesse dell’università femminile Alzahra, ben 150, è stato vietato ingresso nell’ateneo. Uno degli slogan cantati dalle studentesse che chiedevano il rilascio di compagne imprigionate è stato: “Giureremo sul sangue delle nostre amiche, resisteremo fino alla fine”.

Anche in una stazione della metropolitana nella capitale alcuni dei passeggeri che gridavano slogan come: “Lotteremo e moriremo per riprenderci l’Iran”. 

Negli ultimi mesi di proteste si è assistito a scene nuove per l’Iran a cui il governo ha reagito con la forza e la conta dei morti arriverebbe a 327, tra cui decine di minorenni. Finora sono state arrestate almeno 15mila persone secondo l’organizzazione Human rights activists news agency (HRANA) e tra questi ci sarebbero almeno 51 giornalisti. 

L’ONU autorizza un’inchiesta internazionale sulla repressione delle proteste in Iran per indagare su presunte violazioni dei diritti umani nella Repubblica islamica dell’Iran. La risoluzione è stata approvata con 25 voti favorevoli, sei contrari e 16 astensioni. Gli Stati Uniti, l’UE, il Regno Unito e il Canada hanno adottato sanzioni per i diritti umani contro i leader iraniani e alcune istituzioni, ma non basta!! Bisogna fare molto di più!

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2022-12-02

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