Mercoledì, Israele ha annunciato un ritorno al cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, dopo aver condotto attacchi aerei che hanno causato la morte di numerosi palestinesi, tra cui bambini e donne. Secondo un portavoce della Difesa Civile, sono stati trasportati negli ospedali 101 morti, di cui 35 bambini, e sono state segnalate oltre 200 feriti. Le informazioni provengono da fonti ospedaliere e non è possibile confermare la situazione attuale.
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito “decine” di obiettivi, prendendo di mira 30 leader di gruppi armati operanti nel territorio. Le autorità militari hanno sottolineato l’importanza di stabilire il controllo su infrastrutture e tunnel nella regione di Rafah, considerati obiettivi strategici.
Il presidente americano Donald Trump ha esortato a evitare compromessi con Hamas, sottolineando che “gli israeliani sono soldati” e che devono rispondere agli attacchi. Questo commento segue le negoziazioni per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, avvenute il 10 ottobre.
Il recente episodio di violenza, avvenuto il 19 settembre, segna un ulteriore attacco da parte di Hamas, che ha lanciato una campagna militare nella Striscia di Gaza nel 2007. Inoltre, il movimento palestinese ha annunciato il rinvio della consegna di una nuova salma di ostaggio, prevista per martedì sera, mentre si cerca di prevenire ulteriori conflitti e preservare la vita di 20 persone nella Striscia di Gaza.
Il Forum delle Famiglie israeliane ha richiesto “sicurezza” e ha denunciato le “violazioni” degli accordi da parte di Hamas, evidenziando la complessità della situazione nella regione.

