Denunciato lo storico Alessandro Barbero

Alessandro Barbero, nato a Torino nel 1959, scrittore specializzato in storia militare e Medievale, è stato querelato dal Movimento Neoborbonico in seguito alla pubblicazione di articoli sul quotidiano Mattino e di prefazioni dei suoi libri nei quali Barbero espone le sue teorie ostili sul Movimento Borbonico delle Due Sicilie, umiliando le tragedie che migliaia di soldati delle Due Sicilie dovettero affrontare nella fortezza-lager sabauda. La fortezza sabauda, luogo di prigionia e sofferenza per numerosi soldati borbonici, viene descritta da molteplici scrittori come un vero e proprio lager.

Barbero definisce “scellerate fantasie” tutte quelle notizie relative alla storia del Sud e dell’Italia in quanto non avevano nessun’altra finalità se non influenzare e incitare alla violenza il popolo. Per poter mettere fine a questa “guerriglia” solo il tribunale potrà decidere se considerare calunniose le affermazioni contro i borbonici ed in questo caso Barbero dovrà risarcire una somma di denaro che in seguito sarà destinata come borsa di studio ai ragazzi delle periferie del Sud. Per poter essere difeso dalla legge, Barbero dovrà comprovare tutto ciò che lui ha espresso; dovrà innanzitutto documentare in quali occasioni i Neoborbonici hanno “acceso passioni violente” e cosa lo abbia spinto a definire i Neoborbonici “bassezza di statura umane”. Inoltre, dovrà spiegare il perché i libri, social, e-mail e convegni siano mezzi “immondi” rispetto a docenti e istituti universitari. In conclusione, dovrà dimostrare perché le iniziative del Movimento Neoborbonico sono una “cattiva azione” quando l’unico scopo è raccontare verità storiche cancellate per oltre 150 anni, ma soprattutto risolvere dopo anni la tragica situazione dell’Italia Meridionale ponendo fine al divario tra il Sud e il resto d’Italia.

Diversi scrittori hanno spesso trattato questa tematica di rilevante importanza. Lo scrittore e giornalista Pino Aprile, per esempio, ha redatto diversi libri, uno dei più grandi successi è “Carnefici” per la minuziosa descrizione del genocidio che causò la scomparsa di migliaia di meridionali, ma non solo, vennero rasi al suolo paesi interi, vennero saccheggiate le case e i superstiti venivano bruciati vivi e ad oggi chi ha commesso tutto questo viene considerato vincitore. Nel 1972 si sosteneva che questo distacco tra Settentrione e Mezzogiorno si sarebbe colmato proprio nel 2020. Il quotidiano milanese del periodo Pasolini illustrava, un resoconto per il ministero del Bilancio, nel quale venne affermato che lo sviluppo del Meridione sarebbe avvenuto con scompiglio in quanto sarebbe stati accostati ai vecchi motivi di sottosviluppo nuove cause di disordine e questo non fece altro se non peggiorare la condizione. Eppure, ad oggi nel 2020 non sembra esserci stato nessun miglioramento, ancora sentiamo parlare dell’arretratezza del Sud.

Ma quali sono i veri motivi di tale condizione? Lo sviluppo disuguale della penisola, è derivato sostanzialmente da cause economiche, in quanto la posizione geografica del Settentrione favoriva l’esportazione di merci, il mercato, dalle altre potenze Europee ed infine il processo di industrializzazione e globalizzazione avvenne più rapidamente, ci fu perciò la nascita di diverse industrie ed imprese. Ad oggi il Sud sembra essere ancora impreparato a poter affrontare delle forti innovazioni.

Per avere maggiori informazioni puoi consultare il video nella pagina Facebook del Movimento Neoborbonico:

 In questo video uno youtuber ci illustra 10 bugie relative all’Unità d’Italia e alla storia dell’Italia Meridionale che lo Stato e di conseguenza gli Istituti di istruzione vogliono farci credere.

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2020-10-30

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