Un recente studio internazionale ha rivelato che il Tempio di Karnak, uno dei più importanti siti religiosi dell’antico Egitto, sorge su un’isola naturale formatasi tra due antichi rami del Nilo. La ricerca, pubblicata sulla rivista Antiquity, stabilisce che la prima occupazione del sito risale all’Antico Regno (circa 2590-2150 a.C.). L’analisi combina dati geologici, archeologici e sedimentologici per ricostruire 3.000 anni di storia ambientale.
Origini e Sviluppo del Tempio di Karnak
Attraverso l’analisi di 61 carote di sedimenti e migliaia di frammenti di ceramica, i ricercatori hanno scoperto che l’area era soggetta a periodiche inondazioni del Nilo prima del 2520 a.C., rendendola inadatta all’insediamento. La formazione di un’area rialzata, dovuta alla divergenza dei canali fluviali, ha fornito le condizioni ideali per la costruzione del primo santuario dedicato ad Amon-Ra. I reperti ceramici confermano questa datazione, collocando i più antichi tra il 2305 e il 1980 a.C. L’importanza dei corsi d’acqua per la nascita del sito è evidente.
Ben Pennington, autore principale dello studio, ha sottolineato: “Questo nuovo studio fornisce dettagli senza precedenti sull’evoluzione del Tempio di Karnak da una piccola isola a uno dei siti più iconici dell’antico Egitto”.
L’Influenza dei Canali Fluviali
L’indagine ha rivelato l’esistenza di un corso d’acqua orientale, precedentemente sottovalutato, che ha contribuito significativamente allo sviluppo del complesso templare. Questo fiume, insieme al canale occidentale, ha determinato l’espansione urbana e religiosa del sito per millenni. Lo studio dei sedimenti ha permesso di ricostruire l’antica idrografia.
Dominic Barker, coautore dello studio, ha spiegato come “I canali fluviali che circondano il sito hanno determinato dove e come si sono sviluppati i templi, con i vecchi letti dei fiumi che si accumulavano e venivano sovrapposti da nuove strutture”.
- Scoperta di un canale fluviale orientale precedentemente sconosciuto.
- Influenza dei corsi d’acqua sullo sviluppo urbano e religioso.
- Importanza dell’accumulo di sedimenti nella formazione del sito.
Karnak: Un Mito di Creazione Incarnato
La forma dell’isola, emergente dalle acque, riflette il simbolismo religioso egiziano. Gli studiosi collegano questa forma ai miti della creazione, dove il dio primordiale emerge da un “lago dalle acque caotiche”. Questo legame con il mito è centrale nell’interpretazione del sito.
“Le élite tebane probabilmente scelsero il sito di Karnak appositamente per incarnare il mito della creazione”
Pennington suggerisce che “Il tumulo naturale, che riappare ogni anno dopo le piene del Nilo, rappresenta simbolicamente il dio che emerge dalle acque e potrebbe essere un’immagine potente per il culto di Amon-Ra, il dio del sole e della rinascita”. Il culto di Amon-Ra era fondamentale.
Durante il Medio Regno (circa 1980-1760 a.C.), questo simbolismo cosmologico fu integrato nei testi religiosi, descrivendo la collina sacra di Karnak come un “tumulo primordiale”. La fusione tra paesaggio e mito ha plasmato la teologia egiziana.
Christian Strutt, coautore dello studio, conclude: “Le nuove prove fissano una scadenza chiara per l’occupazione iniziale e la costruzione del complesso del tempio, risolvendo un dibattito vecchio di decenni tra gli archeologi”.

