La Commissione Europea ha annunciato venerdì l’invito alle capitali europee a presentare offerte per ospitare l’Autorità doganale dell’UE, un organismo non ancora formalmente creato, destinato a coordinare i funzionari nazionali di controllo nell’ambito di riforme più ampie per contrastare le merci a basso costo importate in grandi quantità dalle piattaforme di e-commerce cinesi.
I paesi dell’Unione Europea stanno affrontando difficoltà nella gestione della proliferazione di pacchi economici inviati da piattaforme come Temu e Shein. Un recente rapporto della Commissione ha evidenziato che le autorità doganali di alcuni Stati membri controllano solo un numero a una cifra ogni milione di pacchi che entrano nel paese.
L’Unione Europea intende supportare i paesi con l’introduzione di un previsto “hub dati” centrale, che sarà ospitato dalle autorità doganali e avrà l’obiettivo di migliorare la comunicazione tra le diverse autorità.
La questione ora riguarda la localizzazione di questa autorità dell’UE. La recente iniziativa del blocco per creare un’autorità antiriciclaggio ha visto una lunga competizione tra le città per ospitare l’organismo di vigilanza, con Parigi, Roma e Madrid tra le candidate, fino alla decisione di Francoforte.
Per quanto riguarda le dogane dell’UE, la Francia ha già manifestato interesse, mentre il Portogallo sta spingendo per Porto e la Spagna spera di ottenere Malaga come sede.
Tra i criteri stabiliti dalla Commissione Europea per le sedi di hosting figurano l’accessibilità, la rapidità di operatività e la disponibilità di un’adeguata istruzione europea per i figli dei dipendenti.
L’autorità avrà un organico di 250 dipendenti e necessiterà di telecomunicazioni “sovrane dell’UE” e di attrezzature speciali per l’hosting del previsto data hub, secondo quanto indicato dalla Commissione europea.
Nonostante l’appello dell’Esecutivo dell’UE, la creazione dell’hub è attualmente in fase di trilogia e dipende dalle riforme doganali che devono essere formalmente adottate dai colegislatori.
La Commissione europea dà il via alla battaglia per l’accettazione delle autorità doganali dell’UE
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