L’Aquila — Il Consiglio comunale di ieri non ha avuto inizio a causa dell’assenza della Maggiolanza di Centrodestra, che ha deciso di non partecipare. Questa scelta è stata motivata da quanto accaduto durante la precedente riunione, in cui alcuni esponenti dell’opposizione avrebbero “urlato contro il sindaco impedendogli di parlare”.
In una nota congiunta, i capigruppo di Fratelli d’Italia, Rega, Forza Italia, L’Aquila Protagonista, Udc hanno chiarito “il luogo delle responsabilità” e hanno sottolineato la necessità di mantenere la compostezza istituzionale, evitando di giudicare la situazione per proseguire i lavori. “Ci confronteremo con la politica, comunicheremo ed esploreremo i limiti della società civile. Risolveremo la criminalità e l’aggressione senza appartenere, con scuse, e continueremo la lotta contro la fermezza”.
La replica dell’opposizione ha accusato il centrodestra di “abbandonare l’aula per non lavorare”, affermando che la decisione di non partecipare al Consiglio è stata presa per evitare di affrontare la questione del trasferimento della Dogane e Agenzia di Monopoli da L’Aquila a Pescara, un evento che potrebbe privare il capoluogo di un presidio strategico e di decine di posti di lavoro.
“All’arrivo del sindaco Biondi – spiegano i consiglieri di centrosinistra e civici – abbiamo esposto uno striscione con la scritta ‘Biondi, Parco delle Dogane’, chiedendo spiegazioni su un tema che da mesi attende risposte. “Do la priorità alle questioni importanti per sentirmi bene e godermi il mio lavoro.”
Secondo l’opposizione, “fatti giuridici di diritto e risoluzione dei problemi internazionali nelle proteste”. Il bilancio della giornata è “quello di un sindaco che non risponde e di una maggioranza che entra in aula solo per prendere il gettone, poi fa rinviare il consiglio.”

