Nell’Auditorium Archivio-Museo dei Malaspina è stato presentato il nuovo libro di Orazio Olivieri: La torre di Dante. Paesaggio fantastico e paesaggio reale del nell’VIII canto dell’inferno.
Domenica 3 aprile, a Mulazzo, nell’Auditorium Archivio-Museo dei Malaspina (piazza Malaspina) è stato presentato il libro “La torre di Dante. Paesaggio fantastico e paesaggio reale nell’VIII canto dell’Inferno” (Tarka edizioni), scritto da Orazio Olivieri.
A dialogare con l’autore sono stati presenti Giuseppe Benelli e Riccardo Boggi.
Presente all’evento anche il fotografo Luigi Biagini.
Il volume
Partendo da un’indagine storica sul perché la “torre di Dante” di Mulazzo porti questo nome e avvalendosi di documenti d’archivio dimenticati nonché di una conoscenza profonda del territorio, e col supporto di suggestive fotografie, l’autore ricostruisce con metodo le basi reali e i motivi concreti dell’ambientazione dell’VIII canto dell’Inferno, recuperando la complessità di una intensa ispirazione poetica e sovvertendo il comune convincimento che il paesaggio fantastico sia una semplice derivazione virgiliana.
Gli inediti presupposti della scenografia dantesca che vengono qui proposti, hanno anche l’effetto di fornire nuovi appigli di verosimiglianza a un famoso racconto di Boccaccio sul ritrovamento dei primi sette canti della Divina Commedia, al quale una parte dei dantisti non ha mai voluto dare molto credito.
Info sull’autore
Orazio Olivieri è docente di “Prodotto e territorio” al Master di Cultura alimentare presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Esperto di prodotti tipici, si è impegnato molto per il loro riconoscimento e tutela, realizzando un numero considerevole di dop/igp e marchi collettivi geografici.
Collaboratore di diverse testate nazionali, è autore di saggi tecnici e di alcuni libri di storia e cultura alimentare, fra i quali “L’età delle spezie” (Donzelli). Sulla interpretazione delle statue-stele della Lunigiana ha scritto il libro “La civetta e la luna” (Mori).
