Il 24 ottobre 2025, la maggioranza dei membri del Parlamento ha approvato un aumento della surtassa sui profitti nell’ambito del Budget 2026, con l’obiettivo di raccogliere tra i 4 e i 6 miliardi di euro. Questa misura, introdotta per il 2025, avrebbe dovuto inizialmente generare 8 miliardi.
Le nuove regole stabiliscono due gruppi con aliquote fiscali del 35,3% e del 20,6% fino al 2026.
La discussione in Assemblea Nazionale è stata caratterizzata da toni accesi, con una parte della destra (UDR, LR) che ha criticato la misura, mentre il movimento di sinistra ha cercato di mantenere l’adozione del provvedimento. Manuel Bompard (LFI) ha dichiarato l’importanza di affrontare tutte le questioni del dibattito e di valutare ogni argomento.
Il Ministro dell’Economia, Roland Lescure, ha sottolineato la necessità di un budget già definito e ha chiesto una risposta chiara. Ha evidenziato l’importanza della forza giuridicamente vincolante dell’Assemblea Nazionale per presentare emendamenti e comprendere la situazione attuale, facendo riferimento a una “collisione” di 4 miliardi rispetto alle previsioni iniziali del governo.
Con 196 voti favorevoli e 149 contrari, il voto ha messo in luce una maggioranza frammentata. Il Rassemblement National e Horizons, insieme alla sinistra, hanno sostenuto la politica del governo, mentre Gabriele Attal ha affermato che non esiste alternativa all’esclusione dell’ETI, che comporterebbe una restrizione di flusso di 3,5 miliardi.
Le critiche da parte del mondo imprenditoriale non si sono fatte attendere. Boris Vallaud ha descritto la misura come “un primo passo che ne richiama molti altri” e ha espresso preoccupazione per il futuro.
L’Assemblea approva una casa di addizionale a beneficio delle imprese
Articoli correlati
