Nuova ondata di tensioni a Roma tra i tassisti e le istituzioni, alimentata da contestazioni sulla rappresentazione mediatica della categoria e dalla percezione di insufficienti interventi da parte del Comune. Il segretario regionale di Fast Confsal Taxi, Vincenzo Cristofanelli, ha espresso forti critiche, annunciando lo stato di agitazione.
Nonostante l’avvio del rilascio di nuove licenze e l’emanazione di ordinanze sui turni, la situazione rimane critica, con la categoria che chiede interventi più incisivi e concreti.
Radici del Conflitto: Dati e Regolamentazione
Per comprendere appieno la situazione, è essenziale analizzare i dati ufficiali relativi al settore taxi nella capitale. A Roma, si contano circa 7.705 licenze taxi, affiancate da circa 993 autorizzazioni NCC. Il Comune ha avviato un processo di rilascio di 1.000 nuove licenze per far fronte alla crescente domanda di trasporto pubblico. L’iniziativa è stata formalizzata con un comunicato ufficiale, ma la sua efficacia è messa in discussione.
In termini di regolamentazione, l’Ordinanza n. QG/1864/2024 definisce i turni dei taxi, mentre il servizio ChiamaTaxi 060609 rappresenta il canale ufficiale per la prenotazione. Roma Mobilità gestisce le procedure relative alle licenze, offrendo supporto ai tassisti tramite diversi canali informativi. Un’ulteriore iniziativa riguarda l’installazione di defibrillatori a bordo dei taxi, mirata a migliorare la sicurezza.
Accuse di Distorsione Mediatica e Inerzia Istituzionale
Il segretario Cristofanelli ha puntato il dito contro una presunta “narrativa distorta” veicolata da alcuni media, che tenderebbe a generalizzare singoli episodi negativi screditando l’intera categoria. Si denuncia la mancanza di un adeguato riscontro da parte delle istituzioni, che vengono accusate di non affrontare le problematiche del settore con la dovuta serietà.
“Si trasforma singoli episodi in uno stigma collettivo.”
Il sindacato richiede un segnale politico chiaro, con l’apertura di un tavolo di confronto focalizzato su temi cruciali come controlli, sicurezza e viabilità. Viene inoltre sollecitata una piena attuazione dell’art. 29, relativo alla regolamentazione del settore taxi e NCC. La commissione consultiva convocata finora è ritenuta insufficiente e poco incisiva.
Implicazioni per la Città e Prospettive Future
Le tensioni nel settore taxi rischiano di avere ripercussioni significative sulla mobilità urbana e sulla qualità del servizio offerto ai cittadini. Un potenziale peggioramento del servizio, con possibili ritardi e disagi, è una delle principali preoccupazioni. In una città come Roma, dove il trasporto pubblico presenta diverse criticità, la funzionalità del servizio taxi riveste un’importanza fondamentale.
- Maggiore severità nei controlli per contrastare abusi e comportamenti irregolari.
- Misure per garantire la sicurezza dei tassisti, come l’installazione di barriere protettive.
- Realizzazione di un piano viabilistico con corsie preferenziali per i taxi.
Il sindacato chiede, inoltre, un dialogo costruttivo e permanente con l’amministrazione comunale, volto a individuare soluzioni condivise e durature per le problematiche del settore. Serve un approccio organico e strutturale per garantire un futuro sostenibile al servizio taxi romano.

