A Rocca Cencia, a Roma, sono iniziate le demolizioni di ville abusive appartenenti al clan dei sinti Komarov. L’operazione, avviata in questi giorni, conclude una vicenda decennale e dà esecuzione a ordinanze rimaste in sospeso per anni.
Il presidente del Municipio VI delle Torri di Roma, Nicola Franco, ha dichiarato: “Per 15 anni non sono state fatte demolizioni d’alcun tipo, mentre nell’ultimo anno siamo arrivati, con quest’ultima, alla terza attività di demolizione”. Nell’arco di un anno, sono state abbattute tre strutture illecite, risultato di una rinnovata volontà istituzionale e della collaborazione fra diversi enti locali.
Nicola Franco ha ringraziato i vigili del fuoco per aver messo a disposizione i loro mezzi, evitando così di far gravare l’operazione sui cittadini.
Tra gli edifici demoliti figura una villa in via Arzachena 32 a Finocchio, trasformata in un centro operativo per lo spaccio di droga e collegata alla morte di Alexandru Ivan, ucciso nel gennaio 2024. L’ordinanza di demolizione era stata emessa nel 2001.
L’operazione si svolge sotto la sorveglianza di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, coordinati dalla Questura di Roma. La sicurezza è stata discussa nel Comitato per l’Ordine e la Sicurezza in Prefettura.
L’abusivismo edilizio è presente anche in altre zone di Roma, come la Romanina, note per la presenza di clan e residenze illegali, costruite senza permessi e con allacci abusivi alle reti pubbliche.
Il successo dell’iniziativa è attribuito alla collaborazione tra istituzioni locali e nazionali. Nicola Franco ha ringraziato il Prefetto Lamberto Giannini, il Questore Roberto Massucci, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e gli altri membri del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, sottolineando che l’operazione rappresenta un segnale dell’impegno dello Stato verso i cittadini onesti che chiedono rispetto per la legalità.
Demolizione delle ville abusive del clan sinti a Rocca Cencia: iniziati i lavori
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