Tanta mobilitazione per salvare gli animali della “Sfattoria degli ultimi”

Centinaia di persone hanno espresso la loro solidarietà verso maiali e cinghiali che rischiano un ingiustificato abbattimento.

Nelle ultime settimane ha fatto molto discutere la decisione della ASL di Roma di procedere per l’abbattimento di oltre cento suini, più precisamente maiali e cinghiali, che vengono ospitati nella “Sfattoria degli Ultimi”, struttura situata a circa mezz’ora di macchina dalla capitale che si è posta come obiettivo quello di accudire animali che sono stati salvati da condizioni di maltrattamento e di dargli un posto dove poter vivere una vita libera e lontana dalla triste realtà degli allevamenti intensivi che ancora troppi animali sono costretti a sopportare. 

Per riassumere brevemente i fatti che hanno portato alla situazione attuale, dall’inizio di quest’anno si è diffusa in Italia la peste suina africana al punto da far diventare “zona rossa” l’area in cui si trova la fattoria. Nonostante tutti gli animali, dotati di microchip e registrati, siano stati visitati risultando totalmente sani e non portatori di possibili epidemie di peste nella zona, la ASL locale ha comunque minacciato l’abbattimento di tutti gli animali. 

Una simile ingiustizia che vedrebbe degli animali, già salvati da una condizione tragica, dover rischiare nuovamente la morte per dei motivi assurdi e insensati, ha ovviamente smosso i cuori e le coscienze di molte persone che hanno fatto sentire il loro supporto alla Sfattoria degli Ultimi sia online, attraverso una raccolta di firme aperta da Emanuele Zacchini, uno dei volontari della fattoria, diretta al Ministro della Salute Speranza e al Presidente della Regione Lazio Zingaretti, che nel giro di pochi giorni ha già raccolto più di 200000 firme, e anche in loco con tantissimi sostenitori che si sono recati alla fattoria per far sentire la loro presenza in questa ardua battaglia. 

Negli ultimi giorni sono arrivate delle incoraggianti, seppur temporanee, novità: il Tar del Lazio ha accolto la richiesta della Sfattoria di sospensione del provvedimento di abbattimento che era stato firmato, come già detto, dalla ASL di Roma lo scorso 8 agosto ed ha fissato per il 14 settembre la data dell’udienza per rivedere la questione. Zacchini ha manifestato sul profilo Instagram della fattoria la sua felicità per questo rinvio ma ha anche sottolineato come la vera battaglia incomincia adesso e sarà diretta contro le amministrazioni territoriali che, per primi, hanno scatenato questa guerra che definisce “ingiusta e stupida”. D’altra parte, il Tar del Lazio sottolinea come occorra acquisire chiarimenti in merito all’effettivo rischio di propagazione della peste all’interno della struttura. 

Tutto è quindi ancora da decidere ma, con un po’ di ottimismo, si spera in un esito positivo che possa donare ai volontari, alla fattoria e, soprattutto, agli animali la pace che si meritano. 

Autore

2022-08-17

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *