I primi risultati delle elezioni presidenziali irlandesi mostrano una chiara vittoria dell’indipendente Catherine Connolly, sostenitrice della neutralità militare e critica della politica dell’UE. Connolly, avvocato di 68 anni e membro del parlamento irlandese dal 2016, ha ottenuto un ampio vantaggio sulla sua rivale di centrodestra Heather Humphreys, del partito al potere Fine Gael.
Con circa la metà dei voti conteggiati, Connolly ha superato il 60% dei voti, mentre Humphreys si attesta poco sotto il 30%. Il ruolo di presidente è in gran parte cerimoniale e dal 2011 è ricoperto da Michael D. Higgins, esponente dell’ala sinistra.
Connolly ha ricevuto il sostegno di diversi partiti di sinistra in Irlanda, in particolare del Sinn Féin, allineato con la sinistra nel Parlamento europeo. Tuttavia, l’affluenza alle urne è stata estremamente bassa, con la metà degli elettori che non si è presentata, contribuendo a una crescente insoddisfazione nei confronti del processo di nomina.
Un terzo candidato, il centrista Jim Gavin, si è ritirato dalla corsa diverse settimane fa, ma il suo nome è rimasto sulla scheda elettorale, ottenendo comunque alcuni voti. Lo spoglio inizierà sabato mattina, con i risultati definitivi attesi in serata.
Humphreys ha augurato buona fortuna ai suoi rivali e il primo ministro Michael Martin si è congratulato con Connolly, affermando che sarà il prossimo presidente dell’Irlanda e che non aveva dubbi sulla sua capacità di servire il Paese. Martin ha anche sottolineato l’importanza del ruolo di Dublino nella presidenza dell’UE alla fine del 2026.
La leader del Sinn Féin, Mary Lou McDonald, ha dichiarato che la vittoria di Connolly rappresenta una vittoria per “l’uguaglianza, l’equità, i giovani e l’unità”. Connolly si oppone da tempo alla ratifica di diversi trattati europei, definendo l’Unione europea neoliberale e antidemocratica, pur affermando di essere una “europea impegnata”.
Connolly ha criticato la crescente militarizzazione dell’UE, incolpando il “complesso militare-industriale tedesco” e tracciando paralleli con gli anni ’30. Ha anche espresso preoccupazione per le azioni della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, accusandola di collaborare con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Connolly ha ricevuto critiche per la sua “condanna totale” di Hamas come organizzazione terroristica, ma ha affermato di rimanere parte della società civile palestinese. In merito alla guerra in Ucraina, ha chiesto un accordo di pace e sostenuto le sanzioni dell’UE contro la Russia.
Nel suo nuovo ruolo, Connolly avrà il compito di intrattenere gli altri capi di stato e garantire che le leggi siano conformi alla Costituzione irlandese. Tuttavia, alcuni prevedono che le sue opinioni fortemente di sinistra sulla politica estera, la giustizia sociale e l’edilizia abitativa possano causare attriti con la coalizione di orientamento conservatore.

