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L’Unione Europea e la leadership democratica nell’Est Europa

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Andrzej Pochobut e Muzia Amagrobeli sono i vincitori del Premio Sakharov 2025, un riconoscimento dell’Unione Europea per la libertà di pensiero. La cerimonia di premiazione si svolgerà quest’anno, in un contesto di crescente repressione in Bielorussia e Georgia. Pochobut, giornalista bielorusso, è stato incarcerato nel 2021 per aver criticato il regime di Alexander Lukashenko, mentre Amagrobeli, giornalista georgiano, è stato arrestato per le sue proteste contro il governo a Tbilisi.

Pochobut e Amagrobeli hanno espresso la loro determinazione a continuare a lottare per la democrazia e la libertà di espressione. La Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Mezzola, ha confermato l’assegnazione del premio, sottolineando l’importanza del loro impegno per i diritti umani.

Amagrobeli, fondatrice di media indipendenti in Georgia, ha denunciato la corruzione e l’occupazione politica nel suo paese, evidenziando le ingiustizie delle elezioni parlamentari dello scorso anno. Pochobut, 52 anni, è un corrispondente di Gazeta Wyborcza e ha subito una condanna severa per le sue posizioni critiche nei confronti del regime bielorusso, affrontando anche gravi problemi di salute durante la detenzione.

Il Premio Sakharov, istituito nel 1988, è stato assegnato a numerosi dissidenti e attivisti per i diritti umani nel corso degli anni, tra cui Nelson Mandela e Malala Yousafzai. La sua assegnazione a Pochobut e Amagrobeli rappresenta un gesto simbolico di sostegno alla lotta per la libertà in Bielorussia e Georgia.

Lukashenko, al potere da oltre 30 anni, ha represso duramente le manifestazioni di dissenso, specialmente dopo le proteste del 2020, che hanno visto centinaia di migliaia di persone scendere in piazza. La situazione in Bielorussia è stata caratterizzata da arresti di massa e dalla chiusura di media indipendenti.

La leader dell’opposizione bielorussa, Sviatlana Tsikhanouskaya, ha recentemente parlato al Parlamento Europeo, esortando l’Unione Europea a continuare a sostenere il popolo bielorusso nella sua ricerca di libertà e democrazia. Tsikhanouskaya ha sottolineato l’importanza di un’unità nazionale e di un impegno costante da parte della comunità internazionale per affrontare la repressione del regime di Lukashenko.

Il futuro della Bielorussia e la lotta per la democrazia rimangono al centro dell’attenzione internazionale, con la speranza che il riconoscimento di Pochobut e Amagrobeli possa contribuire a una maggiore consapevolezza e azione a favore dei diritti umani nella regione.

L’Unione Europea e la leadership per la democrazia nell’Est Europa


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