Il Primo Ministro francese, Sebastian Lecorne, ha rassegnato le dimissioni al Presidente Emmanuel Macron, segnando un momento di potenziale instabilità politica in Francia. Le dimissioni sono state accettate dal Presidente, aprendo la strada a nuove manovre politiche e potenziali rimescolamenti di governo. L’annuncio ufficiale è stato dato attraverso i social media, alimentando un acceso dibattito pubblico.
Le Dimissioni di Lecorne: Un Quadro Generale
Lecorne, nominato lo scorso settembre, avrebbe dovuto presentare una dichiarazione politica al parlamento. Tuttavia, le trattative per raggiungere un accordo con le diverse forze politiche si sono rivelate infruttuose. La difficoltà principale risiedeva, secondo Lecorne, nell’incapacità delle parti di trovare un terreno comune e di superare i propri interessi particolari, in vista delle elezioni presidenziali del 2027.
Il fallimento nel costruire un compromesso tra le parti è stato attribuito, dallo stesso Lecorne, a “troppe linee rosse, troppe linee verdi, nessuna”. In sostanza, mancava la volontà politica di trovare un punto d’incontro tra le diverse agende.
Motivazioni e Reazioni: Il Dopo-Dimissioni
Nel suo discorso successivo alle dimissioni, Lecorne ha puntato il dito contro gli “appetiti” di alcuni partiti politici, legati alla prossimità delle elezioni del 2027. Ha delineato tre ragioni principali per il suo fallimento:
- La riluttanza dei partiti a considerare alternative all’articolo 49.3 della Costituzione.
- L’atteggiamento di molti partiti che si comportano come se avessero una maggioranza assoluta.
- Dinamiche interne al governo che hanno ostacolato la costruzione di un nucleo comune di intenti.
Le critiche non sono mancate, sia dall’opposizione che all’interno della stessa maggioranza, riguardo alla continuità eccessiva del nuovo team governativo rispetto al passato. Tuttavia, Lecorne ha difeso la figura di Bruno Le Maire, Ministro dell’Economia dal 2017.
Retailleau, esponente dei Repubblicani, ha espresso il suo disappunto per un team che, a suo dire, “non riflette la pausa promessa”.
Implicazioni Politiche e Reazioni del Mercato
“Non c’è modo che ci sarà un recupero di stabilità senza tornare ai sondaggi e senza lo scioglimento dell’Assemblea nazionale”
Le dimissioni di Lecorne hanno avuto un impatto immediato sui mercati finanziari. La borsa di Parigi ha registrato un calo significativo, con il Cac40 in ribasso di quasi il 2%. Le obbligazioni governative francesi sono state sottoposte a pressione a causa delle preoccupazioni per il debito pubblico. La performance dell’OAT (obbligazione assimilabile del Tesoro) è aumentata.
Sul fronte politico, le reazioni sono state immediate e polarizzate. Jordan Bardera, presidente del Rassemblement National, ha chiesto lo scioglimento del parlamento e nuove elezioni. Jean-Luc Melenchon, leader di La France Insoumise, ha invocato un’indagine sulle mosse di Macron. L’instabilità politica francese si acuisce, ulteriormente esacerbata dalla decisione di Macron di indire elezioni anticipate nel giugno 2024, con conseguente parlamento frammentato.
Altri esponenti politici, come Mathilde Pano e François Bayrou, hanno espresso preoccupazione per la situazione attuale, sottolineando la necessità di cautela e di una riflessione approfondita. Michel Barnier, infine, ha lanciato “un appello delicato” pensando al popolo francese. La situazione rimane in evoluzione e suscettibile di ulteriori sviluppi.

