Roberta Metsola potrebbe candidarsi per un terzo mandato senza precedenti alla presidenza del Parlamento Europeo. Tensioni sull’approvazione del 19° pacchetto di sanzioni alla Russia persistono, mentre l’UE allinea la sua politica su Gaza con il piano di pace proposto da Donald Trump.
Possibile Terzo Mandato per Metsola alla Presidenza del Parlamento Europeo
Da Bruxelles a Strasburgo, circola con insistenza l’ipotesi di una terza candidatura di Roberta Metsola alla presidenza del Parlamento Europeo, una mossa senza precedenti. Se eletta, Metsola rimarrebbe in carica fino al 2029. I sostenitori ritengono che abbia rivitalizzato il ruolo e possa unire le diverse fazioni di un Parlamento sempre più frammentato.
Fonti vicine all’Euractiv indicano che il Partito Popolare Europeo (PPE) intenderebbe sfruttare la debolezza dei Socialisti per esercitare pressione sul Presidente del Consiglio Europeo, António Costa, offrendo in cambio la candidatura del PPE alla presidenza del Parlamento. Questa strategia potrebbe portare a uno scontro con i Socialisti, che rivendicano il diritto di proporre il prossimo speaker secondo una lunga tradizione parlamentare. La decisione di Metsola di non candidarsi alle elezioni nazionali a Malta quest’anno è interpretata come un segnale delle sue intenzioni di rimanere a Strasburgo.
Dopo settimane di pressioni da parte del Consiglio Europeo e della Commissione per accelerare i lavori del Parlamento, un importante dossier relativo a un fondo da 1,5 miliardi di euro per armi è stato ritardato a causa di disaccordi tra i governi. “Guardate chi è in ritardo adesso,” ha commentato un funzionario del Parlamento, sottolineando l’ironia della situazione. Il fondo è destinato al supporto militare all’Ucraina.
Stallo sulle Sanzioni alla Russia e Questioni Energetiche
I diplomatici UE si sono riuniti oggi per discutere il 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia, ma le speranze di progressi sono limitate. Il Primo Ministro slovacco, Robert Fico, sta richiedendo garanzie sui prezzi dell’energia e sulla protezione industriale prima di dare il suo assenso. Non si oppone apertamente alle misure, ma alcuni diplomatici sospettano che potrebbe rimandare l’approvazione fino al vertice del Consiglio Europeo del 23-24 ottobre. Fico ha già ritardato il precedente round di sanzioni.
L’Austria, nel frattempo, ha sollevato ulteriori complicazioni chiedendo un risarcimento per Raiffeisen Bank per le perdite subite in Russia dall’inizio della guerra, una richiesta osteggiata da diversi governi UE. Allo stesso tempo, la Francia ha sollevato dubbi sulla “praticabilità” delle regole proposte per vietare il gas russo a livello europeo, regole che richiederebbero alle aziende di dimostrare che il gas importato non è russo. L’opposizione di Parigi, Budapest e Bratislava mette a rischio un accordo. Le sanzioni, se approvate, dovrebbero vietare il gas russo entro il 2026 e il 2028.
Diplomatici discuteranno anche il divieto del gas russo in tutta l’UE. La Francia ha improvvisamente sollevato interrogativi sulla “praticabilità” delle norme proposte che impongono alle aziende di dimostrare che il gas importato non è russo. Il meccanismo ha lo scopo di garantire che GNL e gasdotto siano vietati entro la metà del 2026 e il 2028, rispettivamente.
Gaza, Politiche UE e Altre Notizie da Bruxelles
L’UE ha allineato i suoi piani limitati per Gaza con il quadro di pace proposto da Donald Trump, con funzionari che hanno dettagliato come Bruxelles potrebbe sostenere alcune parti dell’iniziativa sostenuta dagli Stati Uniti. La Commissaria Dubravka Šuica ha dichiarato che l’UE potrebbe contribuire attraverso il “dialogo interreligioso” e i “programmi di costruzione della pace esistenti.” I finanziamenti UE per la ricostruzione di Gaza, annunciati da Ursula von der Leyen, saranno legati al piano americano. L’iniziativa è stata annunciata all’ONU.
“L’UE ha allineato i suoi piani limitati per Gaza con il quadro di pace proposto da Donald Trump.”
La Commissione Europea ha annunciato nuove restrizioni sulle importazioni di acciaio, proponendo una tariffa del 50% al di sopra di una quota ridotta. Questa mossa è definita essenziale per difendere la base industriale europea. Il piano arriva in un momento in cui il blocco affronta una riduzione della produzione, perdite di posti di lavoro e tariffe statunitensi che hanno scosso uno dei settori più sensibili politicamente.
- Il Parlamento Europeo ha impugnato una sentenza che si è pronunciata a favore dell’ex vicepresidente Eva Kaili, indagata nello scandalo Qatargate.
- Il Lussemburgo ha rilanciato l’idea di un’Europa “a cerchi concentrici,” con un nucleo più integrato aperto ad adesioni successive.
- Il Parlamento Europeo ha votato per proteggere l’eurodeputata italiana Ilaria Salis dall’azione penale in Ungheria.
Novità dalle Capitali Europee
Parigi: La Francia rischia di non approvare il bilancio entro la fine dell’anno a causa delle dimissioni del PM Sébastien Lecornu. Roma: Giorgia Meloni è stata denunciata alla Corte Penale Internazionale per presunta complicità in genocidio legata alla guerra di Israele a Gaza. Madrid: Il Ministro degli Esteri spagnolo illustrerà al Congresso l’accordo UE-Regno Unito su Gibilterra. Varsavia: La Polonia ha scarso interesse nell’estradare un ucraino ricercato dalla Germania per le esplosioni del Nord Stream. Praga: Il partito dei Motoristi punta al controllo del ministero degli Esteri ceco. Bratislava: Fico ha definito il divieto UE sul combustibile nucleare russo “il pericolo più grande” per la sicurezza energetica europea.
Schuman roundabout
Un topo – soprannominato subito “Mickey” – ha causato scompiglio nella sala stampa del Parlamento Europeo a Strasburgo.
Anche su Euractiv
Un capo sindacale esorta Bruxelles a proteggere i diritti dei lavoratori. Il Commissario europeo alla sanità ungherese sta valutando una “tassa sulle patatine” a livello europeo.
Agenda
Riunione degli ambasciatori Coreper I e II. Sessione plenaria del PE a Strasburgo, con dibattiti sulle violazioni dei droni, sull’inversione del divieto dei motori a combustione e sulle sanzioni all’Iran. Il Primo Ministro della Groenlandia Jens-Frederik Nielsen si rivolge alla plenaria del PE e incontra il Commissario Virkkunen.

