John Clark, premio Nobel per la Fisica 2025, ha espresso forte preoccupazione per l’impatto delle politiche scientifiche dell’amministrazione Trump negli Stati Uniti. Clark denuncia tagli ai finanziamenti e licenziamenti nel settore scientifico, paventando gravi conseguenze per la ricerca americana.
L’allarme del Premio Nobel
Il fisico britannico John Clark, insignito del prestigioso premio per le sue scoperte nel campo della meccanica quantistica, ha puntato il dito contro le scelte politiche del presidente Trump. Secondo Clark, il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha innescato una spirale negativa per la ricerca scientifica negli Stati Uniti.
Le misure implementate, denuncia Clark, si traducono in una drastica riduzione dei finanziamenti e in un’ondata di licenziamenti che colpiscono scienziati impiegati in enti federali.
Conseguenze sui Laboratori e la Ricerca
Clark, professore all’Università della California, Berkeley, ha sottolineato come i tagli ai finanziamenti stiano già avendo un impatto tangibile sui laboratori di ricerca. Molti suoi colleghi, afferma, si trovano costretti a ridurre significativamente le proprie attività. La situazione desta grave preoccupazione per il futuro della scienza americana.
- Riduzione dei finanziamenti
- Ondata di licenziamenti
- Paralisi della ricerca scientifica
Clark ha espresso il timore che, anche in caso di un cambio di rotta politica, ci vorranno anni per recuperare il terreno perduto.
“Sarà disastroso se continua così”
Un Decennio per Recuperare
Il fisico ottantatreenne, ricordando i suoi esordi e la disponibilità di risorse adeguate per la sua ricerca, si dice pessimista sull’attuale congiuntura. Clark prevede che la crisi potrebbe compromettere seriamente il panorama scientifico statunitense.
Secondo Clark, anche qualora la politica attuale venisse invertita, sarebbero necessari almeno dieci anni per riportare la situazione ai livelli precedenti. La portata del danno, a suo dire, è difficilmente comprensibile per chi non lavora nel settore scientifico. È necessario agire tempestivamente per evitare un declino irreversibile della scienza negli Stati Uniti.

