Il virus non intimorisce gli amanti del Festival Creuza de Mà

Anche quest’anno il Festival Creuza De Mà Musica per Cinema non si ferma, nonostante le direttive imposte con l’ultimo DPCM, attraverso il quale si vieta l’apertura di cinema e teatri, gli entusiasmati di cinema e teatro potranno assistere, anche se da casa, alla proiezione di documentari, di masterclass, di concerti e incontri con registi e attori. Il Festival che solitamente si svolge ogni anno a Carloforte e a Cagliari diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, verrà trasmesso in onda da venerdì 30 ottobre a domenica 1° novembre collegandosi gratuitamente in diretta streaming sulla pagina Facebook del Festival www.facebook.com/creuzademafestival e sul canale YouTube, attraverso un link privato, con precedente prenotazione inviando un’email all’indirizzo di posta elettronica creuzademafestival@gmail.com.

La Rassega si avvia Venerdì mattina con l’appuntamento del programma didattico “Campus Musica e Suono per il Cinema”, Creuza de Mà porta avanti da tempo in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma un progetto di Alta Formazione promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna con la Fondazione Sardegna Film Commission, aperto agli allievi dei corsi di Regia, Montaggio e Suono del CSC e agli studenti del corso di Laurea Magistrale in Scienze della produzione multimediale dell'Università di Cagliari. Dalle ore 10.30 sulla pagina Facebook del Festival si potrà prendere parte alla conversazione tra i registi Francesco Cabras e Gianfranco Giagni, condotta dal musicista e musicologo Riccardo Giagni, collaboratore di Creuza de Mà, durante la quale si dialogherà sul rapporto tra regia, montaggio e musica per documentari e video musicali.

Verranno trasmessi due lungometraggi: “Una grande fortuna” di Francesco Cabras, romano nato in Sardegna nel 1966, autore, direttore della fotografia e produttore di documentari e pubblicità e il documentario del 2011 “The Akram Tree", che si presenta come un viaggio nell'universo del danzatore inglese, di origine bengalese, Akram Khan. I fans di Gianfranco Giagni, regista di documentari e serie televisive, nato a Roma nel 1952, parteciperanno alla proiezione del film documentario “Sogni, sesso e cuori infranti", film documentario del 2019, scritto da Silvana Mazzocchi e Patrizia Pistagnesi, letto e interpretato da Anna Foglietta, prodotto e distribuito dall'Istituto Luce Cinecittà. Descrive la sessualità e la società nell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta attraverso le numerose lettere che le donne Italiane scrissero per i più importanti settimanali femminili dell’epoca.

Sabato mattina a partire dalle 10.30 ci sarà l’incontro in cui si parlerà delle modalità di registrazione musicale, di mixaggio di suoni, con la partecipazione di Marti Jane Robertson, sound engineer americana da tempo residente a Cagliari (dove tre anni fa ha aperto una sala di ripresa), il cagliaritano Michele Palmas, tecnico del suono e fonico di sala dall'esperienza ultratrentennale, Antonio Ferraro, anche lui tra i fonici più accreditati nel panorama isolano, e il calabrese Gaetano Musso, fonico di mixaggio con oltre cento titoli all'attivo, il tutto sarà condotto da Riccardo Giagni. Nel pomeriggio ci sarà un’ampia rassegna dei videoclip musicali per l'Orchestra di Piazza Vittorio, l'Orchestra Almar'à, i North Sentinel, e per gli artisti Sergio Cammariere, Caparezza e Max Gazzè. Inoltre, in visione saranno disponibili “Piccole aragoste crescono" del 2014 prodotto da Francesco Cabras e Alberto Molinari, racconta la storia di un miracolo ambientale avvenuto nel mare della Sardegna; il protagonista Gianni Usai, ex operaio della FIAT che da Torino torna nell'isola per fare il pescatore e crea una cooperativa dedicata alla pesca delle aragoste. Negli anni 90, in accordo con il docente dell’Università di Cagliari Angelo Cau avvia il progetto di ripopolamento dell’aragosta rossa nel Mediterraneo grazie al quale sono sorte, in diverse aree della Sardegna, zone di ripopolamento dei crostacei.

La figura del pescatore fa da protagonista anche nel documentario “Anche i pesci piangono", del 2018, che narra attraverso le voci di pescatori, ecologisti, ricercatori la storia dell'Adriatico che dev’essere tutelato dalla pesca eccessiva. I racconti verranno interpretati da Dario Muci e Rachele Andrioli.

La serata del 31 Ottobre si conclude con la visione del film “Il clan dei ricciai", scritto e diretto da Pietro Mereu nel 2016, è la storia di un gruppo di pescatori di ricci di mare cagliaritani che in passato hanno avuto problemi con la giustizia, ma nonostante questo hanno salvato i propri valori e le proprie passioni.

Il Festival di Creuza de Mà, si conclude domenica primo Novembre durante la quale verrà reso omaggio all’indimenticabile Ennio Morricone, deceduto lo scorso luglio, con la trasmissione di una sua opera la quale verrà analizzata attraverso diversi interventi di Gianfranco Cabiddu, i professori Antioco Floris, Ignazio Macchiarella e Antonio Trudu, docenti dell'Università di Cagliari che il 31 marzo di vent'anni fa conferì la Laurea Honoris Causa al grande compositore; e i musicisti Luigi Frassetto, Andrea Schirru, Emanuele Contis, Matteo Muntoni e il violinista Simone Pittau. Per concludere, alle 14.30 sino alle 23 verrà mandato in diretta streaming un documentario del 1978 di Folco Quilici con musiche di Ennio Morricone dedicato alla Sardegna, tratto dalla serie "L'Italia vista dal cielo. Verranno esposte diverse usanze e caratteristiche della nostra Terra; da Nuoro con la statua del Redentore a Sassari con il suo Duomo, da Alghero a Olbia e alla Costa Smeralda, e poi le Domus de Janas, il Toro di Bonorva, il villaggio di Barumini, Tharros, Nora, il Castello di Acquafredda a Siliqua, Capo Testa e la Basilica di Saccargia, la Sartiglia di Oristano, lo stagno di Cabras, Sant'Antioco con la pesca dei tonni. Al termine verrà fatto un appello per la salvaguardia della flora e della fauna dell’Isola affinché si possa proteggere il più possibile.

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2020-10-29

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