
Nella mattinata di sabato 17 dicembre 2022 è stata inaugurata a Campobasso, in via Longano 9, la nuova sede dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, una delle poche ad essere di proprietà dell’Ordine poiché acquistata grazie ai “fondi di avanzo” e all’“oculatezza amministrativa degli ultimi anni”. Alla cerimonia erano presenti diverse autorità locali e regionali e i rappresentanti dei sindacati e degli enti di categoria, tra i quali Roberto Gravina, sindaco di Campobasso, Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone, rispettivamente il Presidente e il Vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Ordine, e Carlo Bartoli, Presidente del Consiglio Nazionale.
L’inaugurazione della nuova sede ha rappresentato un momento molto importante non solo per il Molise, ma per tutta la categoria professionale e anche per la cittadinanza. Essa infatti rappresenta un luogo fisico, materiale, preposto alla tutela e alla difesa dei diritti e della democrazia, come Bartoli ha perfettamente descritto: “La casa dei giornalisti è la casa di tutti i cittadini, perché senza informazione non c’è democrazia, non c’è libertà, non c’è sviluppo”. La sede inoltre è simbolo del risultato del lavoro svolto su tutto il territorio, in particolare in ambito formativo, dall’Ordine Regionale e della competenza e della passione di tutti i giornalisti molisani.
All’interno della sede, tre sale sono state dedicate ad altrettanti giornalisti molisani scomparsi. Il primo è Carmine Pecorelli, meglio conosciuto come Mino Pecorelli, giornalista, scrittore e fondatore del giornale Osservatore Politico, noto come OP. Occupatosi sempre di scandali politici e inchieste, ha spesso denunciato episodi di corruzione e malcostume, attaccando anche i poteri forti se necessario. Proprio l’ultima delle sue accuse sembra essergli costata la vita, dal momento che venne ucciso a Roma il 20 marzo 1979. Gli assassini non vennero mai intercettati dalla giustizia, anche se da subito si sospettò che il mandante fosse il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti, assolto dall’accusa solo nel 2003. Una seconda sala è intitolata a Carlo Sardelli, scomparso nel 2017 e definito il “pioniere del giornalismo molisano”, poiché ha portato l’Ordine dei Giornalisti del Molise all’indipendenza, distaccandolo dall’ODG del Lazio. Inoltre, ha collaborato a lungo con Il Tempo, ha fondato Il Nuovo Molise e ha formato intere generazioni di giornalisti, trasmettendo loro la passione per il mestiere e lo spirito di sacrificio. Il terzo giornalista è infine Pasquale Lombardi, venuto a mancare poco più di un anno fa, a lungo responsabile del giornale Il Tempo, Vicepresidente per tre mandati dell’ODG del Molise (che ha contribuito a creare) e fondatore del canale televisivo TVI.
A completare la mattinata, un convegno intitolato Il giornalismo di inchiesta, patrocinato da UniMol e tenutosi nell’aula magna dell’università. L’incontro, curato dall’Ordine dei Giornalisti del Molise, ha voluto integrare l’inaugurazione della nuova sede con un momento di aggiornamento e di formazione professionale. Diverse autorità ed esponenti del mondo del giornalismo, della cultura, della politica e delle istituzioni vi hanno preso parte e sono intervenuti nel dibattito. Tra questi hanno preso la parola anche Cimino, Santimone e il Presidente dell’Ordine Bartoli, che ha tenuto un discorso sui problemi legati all’attività giornalistica e sulla necessità di un rinnovamento delle modalità di accesso alla professione e della legge che la regola.
Irene Masserano