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Orban sfida l’UE: voto sull’immunità divide l’Ungheria

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Strasburgo è al centro di una nuova disputa politica. Il Parlamento Europeo si appresta a votare sulla richiesta di revoca dell’immunità parlamentare per due eurodeputati, l’italiana Ilaria Salis e l’ungherese Peter Magyari. La decisione potrebbe avere un impatto significativo sulle relazioni tra l’UE e l’Ungheria di Viktor Orbán.



Il voto, previsto per martedì, determinerà se i due parlamentari potranno essere sottoposti a procedimenti giudiziari in Ungheria. La posta in gioco è alta, e il dibattito si preannuncia acceso, con posizioni divergenti tra i diversi gruppi politici.

La richiesta di revoca dell’immunità, se approvata, consentirebbe alle autorità ungheresi di procedere con le indagini e, potenzialmente, con il processo a carico dei due eurodeputati.

Il Caso di Ilaria Salis: Accuse e Polarizzazione Politica

Il caso più controverso è senza dubbio quello di Ilaria Salis, accusata di aver partecipato a un’aggressione contro militanti neonazisti durante una manifestazione a Budapest nel 2023. La vicenda ha suscitato un acceso dibattito in Italia e in Europa.

Gruppi politici di sinistra denunciano un’operazione politica orchestrata dal governo Orbán, mentre il Partito Popolare Europeo (PPE) insiste sul rispetto dell’indipendenza della magistratura ungherese.

Le posizioni sono molto nette:

  • I sostenitori di Salis invocano la sua immunità parlamentare per proteggerla da un sistema giudiziario che ritengono non imparziale.
  • Il PPE, invece, difende il principio del rispetto delle istituzioni giudiziarie nazionali, a meno che non vi siano prove evidenti di persecuzione politica.

La richiesta di voto segreto da parte dei gruppi di sinistra sottolinea la sensibilità della questione e la possibilità di defezioni all’interno del PPE.

Peter Magyari: Un Sfidante di Orbán nel Mirino?

La situazione di Peter Magyari è considerata da molti come più delicata dal punto di vista politico. Magyari, esponente emergente del PPE in Ungheria, è visto come un potenziale sfidante di Orbán alle prossime elezioni nazionali.

È accusato di furto e diffamazione, ma il comitato legale del Parlamento Europeo si è finora opposto alla revoca della sua immunità.

“Il caso Magyari è più chiaramente politico e suscita maggiori preoccupazioni di interferenza da parte del governo Orbán.”

Sia la sinistra che la destra del Parlamento Europeo temono che un procedimento giudiziario contro Magyari possa essere strumentalizzato da Orbán per ottenere un vantaggio politico. Per questo, c’è un consenso maggiore nel difenderlo.

Le Implicazioni per il Futuro dei Rapporti UE-Ungheria

Il voto sull’immunità di Salis e Magyari è destinato ad accendere ulteriormente il dibattito sullo stato di diritto in Ungheria. Le critiche nei confronti del governo Orbán sono sempre più forti, con accuse di limitare l’indipendenza della magistratura e la libertà di stampa. Orbán, dal canto suo, denuncia l’ipocrisia dell’UE, accusandola di proteggere i propri membri mentre critica l’Ungheria.

Il risultato del voto dipenderà in gran parte dalla compattezza del PPE, diviso tra la necessità di difendere i principi dello stato di diritto e la volontà di evitare un ulteriore inasprimento dei rapporti con l’Ungheria. Il PPE è combattuto tra la protezione dell’indipendenza giudiziaria e l’affrontare un governo che, secondo molti, ha minato i principi fondamentali dell’UE.

Il trattamento differenziato tra i due casi riflette le diverse considerazioni politiche in gioco. Come ha sottolineato Michal Ovadek, la posizione politica dei due eurodeputati influenza la percezione del loro caso e le decisioni del Parlamento Europeo.

Il primo ministro ungherese Orban costringe i legislatori a bilanciare la politica e i valori con il voto dell’immunità


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