Papa Leone XIV ha partecipato alla manifestazione annuale per la pace organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio presso il Colosseo di Roma, chiedendo la fine della guerra e un rinnovato impegno per la riconciliazione e la preghiera. L’evento si è svolto martedì sera e ha visto la partecipazione di leader religiosi di diverse fedi.
Durante la cerimonia di chiusura della Conferenza internazionale per la pace: religione e cultura in dialogo, il Papa ha ribadito l’importanza della riconciliazione, del dialogo e della fraternità tra i popoli. Ha affermato: “Abbiamo pregato per la pace secondo le nostre diverse tradizioni religiose, e ora ci riuniamo per proclamare un messaggio di riconciliazione. La guerra non è utile per affrontare i conflitti o trovare soluzioni. La pace è un costante cammino di riconciliazione”.
Il Papa ha evidenziato l’urgente bisogno di unità in un mondo segnato da conflitti e sfollamenti, condannando “gli abusi di potere, le manifestazioni di forza e l’indifferenza allo Stato di diritto”. Ha espresso il desiderio di un’era di autentica riconciliazione, affermando: “Ne abbiamo abbastanza delle guerre, con tutti i loro dolorosi effetti di morte, distruzione e sfollamento”.
Papa Leone ha messo in guardia contro l’abuso della religione, sottolineando che “coloro che praticano la propria religione senza pregare corrono il rischio di abusarne, fino al punto di uccidere”. Ha descritto la vera preghiera come un movimento che “cambia il corso della storia” e trasforma i luoghi di culto in “tende di incontro, santuari di riconciliazione e oasi di pace”.
Riflettendo sui quasi 40 anni dallo storico incontro interreligioso di San Giovanni Paolo II ad Assisi nel 1986, Papa Leone ha ricordato che lo spirito di Assisi continua a ispirare il dialogo e l’amicizia tra i fedeli. Ha ringraziato la Comunità di Sant’Egidio e le organizzazioni che “mantengono vivo questo spirito controcorrente”.
Il Papa ha anche notato che l’incontro coincideva con il 60° anniversario della Nostra Aetate, dichiarazione del Concilio Vaticano II sui rapporti tra la Chiesa e le religioni non cristiane. Ha affermato: “Se trattiamo tutte le persone come se non fossero sorelle e fratelli, non possiamo pregare veramente Dio, il Padre di tutti”.
Papa Leone XIV ha ribadito l’appello del suo predecessore contro la strumentalizzazione della religione, affermando: “La guerra non farà altro che intensificarsi. Guai a coloro che cercano di trascinare Dio dalla loro parte nella guerra!”. Ha concluso: “La guerra non è mai sacra. Solo la pace è sacra, perché è la volontà di Dio”.
Il Papa ha invitato i leader politici a prendersi la responsabilità per la pace, definendola un “dovere solenne davanti a Dio”. Ha affermato: “Dio riterrà responsabili coloro che non hanno cercato la pace o che hanno incoraggiato tensioni e conflitti”.
Citando le parole del Venerabile Giorgio La Pira, Papa Leone ha esortato l’umanità ad abbracciare “un’era di negoziati, un’era di un nuovo mondo senza guerre”. Ha incoraggiato i credenti di tutte le fedi a superare la “globalizzazione dell’impotenza” attraverso il dialogo e la cooperazione.
Mentre il Colosseo ammutoliva in preghiera, il Papa ha lanciato un appello: “Anche se il mondo non ascolta questo appello, siamo fiduciosi che Dio ascolta le nostre preghiere e il grido di tanti che soffrono. Dio vuole un mondo senza guerre. Egli ci libererà da questo male”.
