Il settore della pasta italiano è sotto pressione a causa di dazi anti-dumping negli Stati Uniti, con il rischio di gravi impatti sulla filiera del grano duro. Le aziende Molisana e Garofalo sono particolarmente colpite, ma le ripercussioni potrebbero estendersi a tutto il settore. Si teme una diminuzione della domanda di grano a livello nazionale.
La Minaccia dei Dazi Anti-Dumping USA
Gli Stati Uniti applicano da oltre 20 anni misure anti-dumping sul settore della pasta, soggette a revisioni annuali. La pratica consiste nel verificare se aziende straniere vendono la pasta negli USA a un prezzo inferiore rispetto a quello praticato nel loro paese d’origine. Questo è considerato un esempio di concorrenza sleale.
Nel caso specifico, le aziende Molisana e Garofalo sono state individuate come possibili responsabili di dumping. I risultati di questa indagine potrebbero essere estesi ad altre aziende del settore, anche se non direttamente selezionate nell’indagine iniziale. Le conseguenze potrebbero essere pesanti per l’export italiano.
L’Impatto Potenziale sulla Filiera Italiana
Secondo Margherita Mastromauro, presidente dei pastai italiani, un dazio del 100% equivale a un blocco del mercato statunitense. Se l’export verso gli USA si bloccasse, la domanda di grano duro italiano ne risentirebbe pesantemente.
“Se non esportano più negli Stati Uniti, se quel mercato è chiaramente bloccato, la domanda di grano duro diminuirà e danneggerà l’intera catena di approvvigionamento.”
Questo comporterebbe un danno significativo per l’intera filiera, dai produttori di grano ai trasformatori. La competitività del settore pasta italiano, già provata dalle crisi internazionali, subirebbe un ulteriore duro colpo.
La Necessità di Proteggere un Settore Chiave
Il settore della pasta è un pilastro dell’economia e della cultura italiana. Come sottolineato, si tratta di un fiore all’occhiello del Made in Italy che necessita di essere protetto.
L’Italia, attraverso le istituzioni competenti, deve agire per tutelare questo patrimonio e affrontare le sfide che provengono dai mercati internazionali. Le azioni di tutela devono essere ferme.

